Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/433

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anno, il Libro de la diurnaprovidentia composto in uolgare da la seraphica uergene sancta Chatherina da Siena... Segue Lettera ne laquale se contene el transito de la beata Chaterina da Siena scripse Barducio de Pero Canigani (Barduccio Canigiani) a sor Chaterina de Perobon (Pieroboni) nel monasterio de Sancto Piero amonticelli a presso a Fiorenza. L’Azzoguidi stampò in Bologna dai 1471 al 1481. Si conoscono 17 opere impresse da lui col nome, luogo ed anno; altre 6, senza n. 1. a., gli sono attribuite; e fra queste ultime, oltre il predetto Libro , anche le Revelazioni di santa Caterina da Bologna, c. 1475. Il Fossi ( Cai. codd. saec. XV impressorum qui in pubi. Bibl. Magliabechiana Fior. adservantur , Firenze 1793-94) avverte che in queste due stampe i caratteri tipografici sono gli stessi. Due bibliografi bolognesi P. A. Orlandi ( Origini e progressi della stampa , Bologna, 1722) e L. Frati ( Opere della bibliografia bolognese , Bologna, 1888-89) non citano l’ed. Azzoguidi. Lo Zambrini ( Opere volgari a stampa de’sec. XIIIe XIV, Bologna 1884) ne tocca appena, dicendola «quasi irreperibile». Ve ne sono, invece, esemplari: 1 nella Bibl. universitaria di Bologna; 1 nella Comunale di Siena; 1 nella Palatina della Nazionale di Firenze; 1 nella Magliabechiana; 1 nella Bibl. Landau; 2 nella Vaticana; 1 nella Casanatense di Roma; 2 nella Nazionale di Parigi; 3 nel British Museum; 1 nella Walters’library a Baltimore.

In ordine di tempo vengono le edizioni con la data 28 aprile 1478 e coi nomi di quattro tipografi ; Franciscus N. fiorentinus, Bernardus de Dacia, Wernerus Raptor e Conradus Bonebach. Si ignorava chi fosse il primo dei quattro, che firmava il suo cognome con la sola iniziale, ma Konrad Burger ( The printers and publishers of thè XV century, London, 1902) riconobbe che Franciscus N. fiorentinus o Frane, fiorentinus è Francesco Di Dino, Dini, di Iacopo di Rigaletto, cartolaio fiorentino, vocato «il conte B. Z.». E il Burger gli assegna altre 25 stampe, impresse alcune a Napoli, altre a Firenze. L’ed. di Frane. N. (Hain, 4696, cfr. Procter, p. 450) è in f.°; 115 ff.; 2 coll.; 41 o 42 1.; s. num. rich., segn.; carat. rom. Il colofono dice: «Anno mcccclxxviii die vero vicesima octava mensis aprilis impressavi in ciuitate neapolitana per discretum virum Franciscum N. fiorentinum». Oltre le Revelazioni contiene la Lettera di Barduccio de Pero Canigani. Il Brunet (dal cat. Boutourlin n. 678) e il Graesse ( Trésor de livres rares et précieux , Dresde, 1861 e seg.) affermano che questa ed. è essenzialmente