Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/108

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delle tre potenzie dell’anima. Le quali tre potenzie acordate hanno seco e’ due principali comandamenti della Legge : cioè la caritá mia e del prossimo tuo, cioè d’amare me sopra ogni cosa, e’1 prossimo come te medesima.

Alora, salita la scala, cioè congregate nel nome mio, come detto t’ho, subito ha sete dell’acqua viva. E allora si muove e passa su per lo ponte, seguitando la dottrina della mia Veritá, che è esso ponte. Alora voi corrite doppo la voce sua che vi chiama, si come di sopra ti dissi ; che, gridando, nel tempio v’ invitava, dicendo : «Chi ha sete venga a me e beia, che so’ fonte d’acqua viva». Hotti spianato quel che egli voleva dire e come si debba intendere, acciò che tu meglio abbi cognosciuta l’abondanzia della mia caritá, e la confusione di coloro che a diletto pare che corrano per la via del dimonio che gl’ invita all’acqua morta.

Ora hai veduto e udito di quello che mi dimandavi, cioè del modo che si debba tenere per non annegare. E hotti detto che ’l modo è questo : cioè di salire per lo ponte. Nel quale salire sonno congregati e uniti insieme, stando nella dilezione del prossimo, portando el cuore e l’affetto suo come vagello a me, che do bere a chi me l’adimanda, e tenendo per la via di Cristo crocifisso con perseveranzia infino alla morte.

Questo è quel modo che tutti dovete tenere in qualunque stato l’uomo si sia, però che neuno stato lo scusa che egli noi possa fare e che non il debba fare; anco el può fare e debbalo fare, ed ènne obligata ogni creatura che ha in sé ragione. E neuno si può ritrare, dicendo : — Io ho lo stato, ho figliuoli, ho altri impacci del mondo ; e per questo mi ritrago ch’io non séguito questa via. — O per malagevolezza che vi truovino, non il possono dire; però che giá ti dissi che ogni stato era piacevole e accetto a me, purché fusse tenuto con buona e santa volontá. Perché ogni cosa è buona e perfetta e fatta da me, che so’somma bontá: non sonno create né date da me perché con esse pigliate la morte, ma perché n’abbiate vita.

Agevole cosa è, però che neuna cosa è di tanta agevolezza e di tanto diletto quanto è l’amore. E quello che Io vi richiego