Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/140

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che non lo’ lassa cognoscere la veritá dell’affetto mio né discernere la colpa dove ella sta, e l’inganno che ’l dimonio usa con loro per loro colpa, se essi non tengono el modo che detto t’ho.

Hottelo detto, acciò che tu e gli altri servi miei andiate dietro alla virtú per amore di me, e none a veruna altra cosa. Tutti questi inganni e pericoli può ricevare e spesse volte ricevono coloro che sonno nell’amore imperfetto, cioè d’amare me per rispetto del dono e non di me che do. Ma l’anima, che in veritá è intrata nella casa del cognoscimento di sé, esercitando l’orazione perfetta e levandosi dalla imperfezione dell’amore dell’orazione imperfetta (per quel modo che nel Trattato dell’orazione Io ti contiai), riceve me per affetto d’amore, cercando di trare a sé el latte della dolcezza mia col petto della dottrina di Cristo crocifisso.

Gionti al terzo stato, cioè dell’amore dell’amico e filiale, non hanno amore mercenaio, anco fanno come carissimi amici. Si come fará l’uno amico con l’altro, che, essendo presentato dall’amico suo, l’occhio non si volle solamente al presente, anco nel cuore e nell’affetto di colui che dá, e riceve e tiene caro el presente solo per amore dell’affetto dell’amico suo. Cosi l’anima, gionta al terzo stato dell’amore perfetto, quando riceve i doni e le grazie mie non raguarda solamente il dono, ma raguarda con l’occhio dell’ intelletto l’affetto della caritá di me donatore.

E acciò che l’anima non abbi scusa di fare cosi, cioè di raguardare l’affetto mio, Io providi d’unire il dono e’1 donatore, cioè unendo la natura divina con la natura umana quando vi donai el Verbo dell’unigenito mio Figliuolo, el quale è una cosa con meco, e Io con lui. Si che per questa unione non potete raguardare il dono che non raguardiate me donatore. Vedi dunque con quanto affetto d’amore dovete amare e desiderare il dono e il donatore ! Facendo cosi, sarete in amore puro e schietto e non mercenaio, si come fanno questi che sempre stanno serrati nella casa del cognoscimento di loro.