Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/143

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In questa caritá, che è esso Spirito santo, el participai nella volontá sua, fortificandola volontá a volere sostenere pena, ed escire fuore di casa per lo nome mio, e parturire le virtú sopra el prossimo suo. Non che esca fuore della casa del cognoscimento di sé, ma escono della casa dell’anima le virtú concepute per affetto d’amore, e parturiscele, al tempo del bisogno del prossimo .suo, in molti e diversi modi ; perché ’l timore è perduto, el quale teneva, che non manifestava per timore di non perdere le proprie consolazioni, si come di sopra ti dissi. Ma poi che sono venuti all’amore perfetto e liberale, escono fuore per lo modo detto.

E questo gli unisce col quarto stato, cioè che dal terzo stato, el quale è stato perfetto (nel quale terzo stato gusta e parturisce la caritá nel prossimo suo), riceve uno stato ultimo di perfetta unione in me. E’quali due stati sonno uniti insieme, che non è l’uno senza l’altro, se non come la caritá mia senza la caritá del prossimo, e quella del prossimo senza la mia non può essere separata l’una dall’altra.

Cosi di questi due stati non è l’uno senza l’altro, si come ti verrò dichiarando e mostrando per questo terzo.

CAPITOLO LXXV

Come gl’ imperfetti vogliono seguitare solamente el Padre, ma i perfetti seguitano el Figliuolo. E d’una visione che ebbe questa devota anima, nella quale si narra di diversi battesmi e d’alcune altre belle e utili cose.

— Hotti detto die sonno esciti fuore. El quale è il segno che So’ levati dalla imperfezione e gionti alla perfezione. Apre l’occhio dell’ intelletto e miragli córrire per lo ponte della dottrina di Cristo crocifisso, el quale fu regola e via e dottrina vostra. Dinanzi all’occhio dell’ intelletto loro essi non si pongono altro che Cristo crocifisso; non si pongono me, Padre, si come fa colui che sta nell’amore imperfetto, el quale non vuole sostenere pena. E perché in me non può cadere pena,