Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/153

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Si che vedi che la virtú riluce, e le stimate di Cristo crocifisso, ne’ corpi e nelle menti loro. A questi cotali l’è tolto di non separarmi da loro per sentimento, si come degli altri ti dissi che Io andavo e tornavo a loro, partendomi non per grazia ma per sentimento. Non fo cosi a questi perfettissimi che sonno gionti alla grande perfezione, in tutto morti a ogni loro volontá, ma continuamente mi riposo per grazia e per sentimento nell’anima loro ; cioè che ogni otta che vogliono unirsi in me la mente per affetto d’amore, possono, perché’l desiderio loro è venuto a tanta unione per affetto d’amore che per veruna cosa se ne può separare, ma ogni luogo l’è luogo e ogni tempo l’è tempo d’orazione; perché la loro conversazione è levata dalla terra e salita in cèlo, cioè che ogni affetto terreno e amore proprio sensitivo di loro medesimi hanno tolto da sé. Levati si sonno sopra di loro nell’altezza del cielo con la scala delle virtú, saliti e’tre scaloni che Io ti figurai nel corpo del mio Figliuolo.

Nel primo spogliáro e’piei dell’affetto dell’amore del vizio; nel secondo gustáro el secreto e l’affetto del cuore, unde concepettero amore nelle virtú; nel terzo (cioè della pace e quiete della mente) provarono in sé le virtú e, levandosi dall’amore imperfetto, gionsero alla grande perfezione. Unde hanno trovato el riposo nella dottrina della mia Veritá; hanno trovata la mensa, el cibo e il servidore. El quale cibo gustano col mezzo della dottrina di Cristo crocifisso, unigenito mio Figliuolo; Io lo’so’letto e mensa. Questo dolce e amoroso Verbo l’è cibo, si perché gustano el cibo dell’anime in questo glorioso Verbo, e si perché egli è cibo dato da me a voi : la carne e ’l sangue suo, tutto Dio e tutto uomo, el quale ricevete nel sacramento dell’altare, posto e dato a voi dalla mia bontá, mentre che séte peregrini e viandanti, acciò che non veniate meno, nell’andare, per debilezza, e perché non perdiate la memoria del benefizio del Sangue sparto per voi con tanto fuoco d’amore, ma perché sempre vi confortiate e dilettiate nel vostro andare. Lo Spirito santo gli serve, cioè l’affetto della mia caritá, la quale caritá lo’ministra e’doni e le grazie. Questo dolce