Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/172

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E1 terzo è di coloro che, levati dal peccato, cominciano a gustare me, e con dolcezza piangono, e cominciatimi a servire; ma, perché è imperfetto l’amore è imperfetto el pianto, si come Io ti narrare».

El quarto è di coloro che gionti sonno a perfezione nella caritá del prossimo, amando me senza rispetto veruno di sé. Costoro piangono, e il pianto loro è perfetto.

El quinto è unito col quarto: sonno lagrime di dolcezza gittate con grande suavitá, si come di sotto distesamente ti dirò.

Anco ti narrarò delle lagrime del fuoco, senza lagrima d’occhio, per satisfare a coloro che spesse volte desiderano el pianto e non el possono avere. E voglio che tu sappi che tutti questi diversi stati possono essere in una anima levandosi dal timore e dall’amore imperfetto e giognendo alla caritá perfetta e a l’unitivo stato.

Ora ti comincio a narrare delle dette lagrime per questo modo.

CAPITOLO LXXXIX

Della differenzia d’esse lagrime, discorrendo per li predetti stati dell’anima.

— Io voglio che tu sappi che ogni lagrima procede dal cuore, perché neuno membro è nel corpo che voglia tanto satisfare al cuore quanto l’occhio. Se egli ha dolore, l’occhio el manifesta; e se egli è dolore sensitivo, gitta lagrime cordiali che generano morte, perché procedevano dal cuore, perché l’amore era disordinato fuore di me; e perché egli è disordinato, però è con offesa di me e riceve mortale dolore e lagrime. È vero che la gravezza della colpa e pianto è piú grave e meno, secondo la misura del disordinato amore. Questi sonno quelli primi che hanno lagrime di morte, de’ quali Io t’ho detto e dirò.

Ora comincia a vedere le lagrime che cominciano a dare vita, cioè di coloro che, cognoscendo le colpe loro, per timore della pena cominciano a piangere. Queste sonno lagrime cordiali e