Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/222

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CAPITOLO CX

Della dignitá de’ sacerdoti, e del sacramento del corpo di Cristo. E di quelli che comunicano degnamente e indegnamente.

— Ora ti rispondo di quello che m’hai adimandato sopra e’ ministri della santa Chiesa. E acciò che tu meglio possa cognoscer la veritá, apre l’occhio dell’ intelletto tuo e raguarda l’eccellenzia loro, in quanta dignitá Io gli ho posti. E perché meglio si cognosce l’uno contrario per l’altro, voglioti mostrare la dignitá di coloro che esercitano in virtú el tesoro che Io lo’ missi fra le mani ; e per questo, meglio vedrai la miseria di coloro che oggi si pascono al petto di questa sposa.—

Alora quella anima, per obbedire, .si specolava nella veritá, dove vedeva rilucere le virtú ne’ veri gustatori. Alora Dio eterno diceva : — Carissima figliuola, prima ti voglio dire la dignitá loro dove Io gli ho posti per la mia bontá; oltre all’amore generale che Io ho avuto alle mie creature creandovi alla imagine e similitudine mia, e ricreativi tutti a grazia nel .sangue dell’unigenito mio Figliuolo; unde veniste in tanta eccellenzia, per l’unione ch’Io feci della deitá mia nella natura umana, che in questo avete maggiore eccellenzia e dignitá voi che l’angelo, perch’ Io presi la natura vostra e non quella dell’angelo. Unde, si come Io dissi, Io Dio so’ fatto uomo e l’uomo è fatto Dio per l’unione della natura mia divina nella natura vostra umana.

Questa grandezza è data in generale ad ogni creatura che ha in sé ragione ; ma tra questi ho eletti e’ miei ministri per la salute vostra, acciò che per loro vi sia ministrato el sangue dell’umile e immaculato agnello unigenito mio Figliuolo. A costoro ho dato a ministrare il Sole, dando lo’ el lume della scienzia e il caldo della divina caritá e il colore unito col caldo e col lume, cioè il sangue e il corpo del mio Figliuolo. El quale corpo è uno sole, perché è una cosa con meco, vero sole.