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CAPITOLO CXI

Come i sentimenti corporali tutti sono ingannati del predetto sacramento, ma non quelli dell’anima; e però con quelli si debba vedere, gustare e toccare. E d’una bella visione che questa anima ebbe sopra questa materia.

— O carissima figliuola, apre bene l’occhio dell’intelletto a raguardare l’abisso della mia caritá, ché non è alcuna creatura che abbi in sé ragione che non si dovesse dissolvere il cuore suo per affetto d’amore a raguardare fra gli altri benefizi che avete ricevuti da me, vedere il benefizio che ricevete di questo .sacramento. E con che l’occhio, carissima figliuola, debbi tu e gli altri vederlo e raguardare questo misterio e toccarlo? Non solamente con toccamento e vedere di corpo, però die tutti e’ sentimenti del corpo ci vengono meno. Tu vedi che l’occhio non vede altro che quella bianchezza di quel pane, la mano altro non tocca, el gusto altro non gusta che il sapore del pane"; si che i grossi sentimenti del corpo sonno ingannati; ma el sentimento dell’anima non può essere ingannato, se ella vorrá, cioè che ella non si voglia tollere il lume della santissima fede con la infidelitá.

Chi gusta e vede e tocca questo sacramento? el sentimento dell’anima. Con che occhio el vede ? con l’occhio dell’ intelletto, se dentro nell’occhio è la pupilla della .santissima fede. Questo occhio vede in quella bianchezza tutto Dio e tutto uomo, la natura divina unita con la natura umana. El corpo, l’anima e il sangue di Cristo ; l’anima unita nel corpo. El corpo e l’anima uniti con la natura mia divina, non staccandosi da me. Si come ben ti ricorda che, quasi nel principio della vita tua, Io ti manifestai. E non tanto con l’occhio dell’intelletto, ma con l’occhio del corpo, bene che, per lo lume grande, l’occhio del corpo tuo perde il vedere e rimase solo il vedere all’occhio dell’ intelletto.

Mostra’ telo a tua dichiarazione contra la battaglia che ’l dimonio in esso sacramento t’aveva data, e per farti crescere in

Santa Caterina da Siena, Libro della divina dottrina.

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