Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/233

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Gregorio dolce, Silvestro e gli altri antecessori e successori che sonno seguitati doppo el principale pontefice Pietro, a cui furono date le chiavi del regno del cielo dalla mia Veritá, dicendo: «Pietro, Io ti do le chiavi del regno del cielo ; e cui tu scioglierai in terra sará sciolto in cielo, e cui tu legarai in terra sará legato in cielo».

Attende, carissima figliuola, che, manifestandoti l’eccellenzia delle virtú di costoro, Io piú pienamente ti mostrarrò la dignitá nella quale Io ho posti questi miei ministri. Questa è la chiave del sangue dell’unigenito mio Figliuolo. La quale chiave diserrò vita eterna, che grande tempo era stata serrata per lo peccato d’Adam; ma poi che Io vi donai la Veritá mia, cioè il Verbo dell’unigenito mio Figliuolo, sostenendo morte e passione, con la morte sua destrusse la mòrte vostra, facendovi bagno del sangue suo. Si che’l sangue e morte sua, ed in virtú della natura mia divina unita con la natura umana, diserroe vita eterna. A cui ne lassoe le chiavi di questo Sangue? Al glorioso apostolo Pietro e a tutti gli altri, che so’ venuti o verranno di qui all’ultimo di del giudicio; si che tutti hanno e avaranno quella medesima autoritá che ebbe Pietro. E per neuno loro difetto non diminuisce questa autoritá, né tolle la perfezione al Sangue né ad alcuno sacramento, perché giá ti dissi che questo Sole per neuna immondizia si lordava, e non perde la luce sua per tenebre di peccato mortale che fusse in colui che’l ministra o in colui die ’l riceve : però che la colpa sua neuna lesione a’ sacramenti della santa Chiesa può fare, né diminuire la virtú in loro ; ma ben diminuisce la grazia, e cresce la colpa in colui che ’l ministra e in colui che’l riceve indegnamente.

Si che Cristo in terra tiene le chiavi del Sangue, si come se ben ti ricorda, Io tei manifestai in questa figura, volendoti mostrare quanta reverenzia e’ secolari debbono avere a questi ministri, o buoni o gattivi che siano, e quanto mi spiaceva la irreverenzia. Sai che Io ti posi el corpo mistico della santa Chiesa quasi in forma d’uno cellaio, nel quale cellaio era il sangue dell’unigenito mio Figliuolo; nel quale sangue vagliono tutti e’ sacramenti, e hanno vita in virtú di questo sangue. Alla