Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/254

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creature che hanno in loro ragione. E danno confusione, e ministrano pene nelle menti delle creature che disordinatamente gli veggono vivere: anco sonno cagione di ministrare pene e confusione di coscienzia in coloro che spesse volte sottraggono dallo stato della grazia e via della veritá, e, conducendoli alla colpa, gli fanno andare per la via della bugia.

Benché, colui che gli seguita non è però scusato dalla colpa sua, perché non può essere costretto a colpa di peccato mortale né da questi dimòni visibili né dagl’ invisibili, però che neuno debba guardare alla vita loro né .seguitare quello che fanno ; ma, come v’amuni la mia Veritá nel santo Evangelio, dovete fare quello che essi vi dicono (cioè la dottrina che v’ è data nel corpo mistico della santa Chiesa pòrta per la santa Scrittura, per lo mezzo de’ banditori, ciò sonno i predicatori, che vanno ad anunziare la parola mia), e i loro guai che meritano, e la mala vita loro non seguitare, né punirli voi, però che offendareste me. Ma lassate la mala vita a loro, e voi pigliate la dottrina, e la punizione lassate a me ; però che Io so’ il dolce Dio eterno, che ogni bene remunero e ogni colpa punisco.

Non lo’sará risparmiata da me la punizione per la dignitá che egli hanno d’essere miei ministri: anco saranno puniti, se non si correggeranno, piú miserabilmente che tutti gli altri, perché piú hanno ricevuto dalla mia bontá. Offendendo tanto miserabilmente, sonno degni di maggiore punizione. Si che vedi che essi sonno dimòni, si come degli eletti miei ti dissi che egli erano angeli terrestri e però facevano l’officio degli angeli.

CAPITOLO CXXII

Come ne’ predetti iniqui ministri regna la ingiustizia, e singularmente non correggendo i sudditi.

— Io ti dissi che in questi miei diletti riluceva la margarita della giustizia. Ora ti dico che questi miserabili tapinelli portano nel petto loro per Abbiale la ingiustizia. La quale ingiustizia