Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/279

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prelato era subdito, non. fu obbediente al prelato suo. Unde riceve da’ subditi suoi quel che die’ egli ; e perché fu gattivo subdito, è gattivo pastore.

Di tutto questo, e d’ogni altro difetto, è cagione la superbia fondata in amore proprio. Ignorante e superbo era subdito, e molto piú è ignorante e superbo ora che è prelato. E tanta è la sua ignoranzia che, come cieco, dará l’offizio del sacerdote a uomo idiota, il quale a pena saprá pure leggere e non saprá l’officio suo. E spesse volte, per la sua ignoranzia, non sapendo bene le parole sacramentali, non consacrará. Unde, per questo, commette quello medesimo difetto di non consecrare, che quegli hanno fatto per malizia, non consecrando ma facendo vista di consecrare. Colá dove egli debba scegliere uomini esperti e fondati in virtú che sappino e intendano quello che dicono. Ed essi fanno tutto il contrario, perché non mirano che egli sappi e non mirano a tempo ma a diletto: pare che scelgano fanciulli e non uomini maturi. E non mirano che essi siano di santa e onesta vita, né che cognoscano la dignitá alla quale essi vengono, né il grande misterio che essi hanno a fare; ma mirano pure di moltiplicare gente, ma non virtú. Essi sonno ciechi e ragunatori di ciechi, e non veggono che

10 di questo e dell’altre cose lo’ richiedarò ragione nell’ultima estremitá della morte. E poi che egli hanno fatti e’sacerdoti cosi tenebrosi come detto è, ed essi lo’danno ad avere cura d’anime, e veggono che di loro medesimi non sanno avere cura.

Or come potranno costoro, che non cognoscono el difetto loro, correggerlo e cognoscerlo in altrui? Non può né vuole fare contra se medesimo. E le pecorelle, che non hanno pastore che curi di loro né che le sappi guidare, agevolemente si smarriscono e spesse volte sonno devorate e sbranate da’ lupi. E perché è gattivo pastore, non si cura di tenere il cane che abbai vedendo venire

11 lupo; ma tale il tiene quale è egli. E cosi questi ministri e pastori perché non hanno sollicitudine né hanno el cane della coscienzia, né il bastone della santa giustizia, né la verga per correggere, e la coscienzia non abbaia riprendendo se medesima, né reprendendo le pecorelle vedendole smarrite e non