Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/297

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e tutto uomo, dandoti la similitudine del sole, acciò che tu vedessi che per li loro difetti non diminuisce la virtú di questo Sacramento: e però non voglio che diminuisca la reverenzia verso di loro. E hotti mostrata la eccellenzia de’virtuosi ministri miei, in cui riluceva la margarita delle virtú e della santa giustizia. E hotti mostrato quanto m’è spiacevole l’offesa che fanno e’persecutori della santa Chiesa, e la irreverenzia che essi hanno al Sangue; però che, perseguitando loro, el reputo fatto al Sangue e non a loro, però che Io l’ho vetato che non tocchino e’ cristi miei.

Ora t’ho contiate della vitoperosa vita loro, e quanto miseramente vivono, e quanta pena e confusione hanno nella morte, e quanto crudelmente, piú che gli altri, sonno cruciati doppo la morte. Ora t’ho attenuto quel ch’Io ti promissi, cioè di narrarti della vita loro alcuna cosa; e hotti .satisfatto di quel che mi dimandasti, volendo tu che Io t’attenesse quel che promesso t’aveva.

Ora ti dico da capo che, con tutti quanti e’loro difetti, e se fussero ancora piú, Io non voglio che neuno secolare s’impacci di punirli. E se essi el faranno, non rimarrá impunita la colpa loro, se giá non la puniscono con la contrizione del cuore, ammendandosi de’difetti loro. Ma l’uno e gli altri sonno dimòni incarnati, e per divina giustizia l’uno dimonio punisce l’altro; e l’uno e l’altro offende. El secolare non è scusato per lo peccato del prelato, né il prelato per lo peccato del secolare. Ora invito te, carissima figliuola, e tutti gli altri servi miei a piagnere sopra questi morti, e a stare come pecorelle nel giardino della santa Chiesa a pascere per santo desiderio e continue orazioni, offerendole dinanzi a. me per loro, però che Io voglio fare misericordia al mondo. E non vi ritraete da questo pascere né per ingiuria né per alcuna prosperitá, cioè che non voglio che alziate il capo né per impazienzia né per disordinata allegrezza, ma umilmente attendete all’onore di me e alla salute dell’anime e alla reformazione della santa Chiesa. E questo mi sará segno che tu e gli altri m’amiate in veritá. Tu sai bene che Io ti manifestai che volevo che tu e gli altri fuste pecorelle,