Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/348

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ne fece luogo santo, monasterio ordinato a religiose. Ine congregò nel principio circa diciotto fanciulle vergini senza avere cavelle, se non come Io la provedevo: tra l’altre volte, avendo Io sostenuto che tre di erano state senza pane, solo con l’erba. E se tu mi dimandassi : — Perché le tenesti a quel modo, conciosiacosaché di sopra mi dicesti che tu non manchi mai a’ servi tuoi che sperano in te, e che essi hanno la loro necessita? In questo mi pare che lo’mancasse il loro bisogno, perché pure dell’erba non vive il corpo della creatura, parlando comunemente e in generale di chi non è perfetto: ché, se Agnesa era perfetta ella, non erano l’altre in quella perfezione; — Io ti risponderei ch’Io el feci e permissi per farla inebriare della providenzia mia; e quelle, che anco erano imperfette, per lo miracolo che poi seguitò, avessero materia di fare il principio e fondamento loro nel lume della santissima fede. In quella erba o in altro a cui divenisse simile caso, o per verun altro modo, davo e do una disposizione a quel corpo umano, intantoché meglio stará con quella poca dell’erba, o alcuna volta senza cibo, che inanzi non faceva col pane e con l’altre cose che si danno e sonno ordinate per la vita dell’uomo. E tu sai che egli è cosi, che l’hai provato in te medesima.

Dico che Io proveggo col moltiplicare. Ché, essendo ella stata in questo spazio del tempo, che Io t’ho detto, senza pane, vollendo ella l’occhio della mente sua col lume della fede a me, disse : — Padre e Signore mio, sposo eterno, ed ha’ mi tu fatte trare queste figliuole delle case de’padri loro perché elle periscano di fame? Provede, Signore, alla loro necessitá. — Io ero Colui che la facevo adimandare: piacevami di provare la fede sua, e l’umile sua orazione era a me piacevole. Distesi la mia providenzia in quello che con la mente sua stava dinanzi a me, e costrinsi per spirazione una creatura, nella sua mente, che le portasse cinque panuccioli. E, manifestandolo a lei nella sua mente, disse, vollendosi alle ,suore:—Andate, figliuole mie, rispondete alla ruota, e tollete quel pane. — Arrecandolo elle, si posero a mensa. Io le diei tanta virtú, nello spezzare el pane che ella fece, che tutte se ne .saziarono apieno, e tanto ne