Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/386

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sua era viva a non volere. E, se egli non obbedisce, e egli è suggetto a convenirli portare la disciplina e fadiga delbordine ; e cosi sta in continuo tormento.

Vedi dunque che s’inganna: volendo fuggire le pene, cade intro le pene, perché la ciechitá sua non el lassa cognoscere la via della vera obbedienzia, che è una via di veritá, fondata nell’obbediente Agnello, unigenito mio Figliuolo, che gli tolle la pena. E però va per la via della bugia, credendovi trovare diletto, e egli vi truova pena e amaritudine. Chi vel guida? L’amore, che egli ha, per la propria passione, al disobbedire. Questi, come stolto, vuole navigare in questo mare tempestoso sopra le braccia sue, fidandosi nel suo misero sapere; e non vuole navigare sopra le braccia dell’ordine e del prelato suo. Questi sta bene nella navicella dell’ordine corporalmente, ma non mentalmente: anco n’è escito per desiderio, non osservando l’ordinazioni né i costumi dell’ordine né i tre voti promessi, che egli promisse, nella sua professione, d’osservare. Egli sta nel mare della tempesta percosso dai venti molto contrari alla navicella. Sta attaccato solo per li panni, portando l’abito in sul corpo, ma non in cuore.

Questo non è frate, ma uno uomo vestito : uomo in forma, ma in effetto e nel vivere suo è peggio che animali. E non vede egli che piú fadiga gli è a navigare con le sue braccia che con l’altrui ? E non vede egli ch’egli sta a pericolo di morte eternale, come il panno si staccasse dalla navicella che, subbito che fusse staccato col mezzo della morte, non avarebbe piú rimedio? No, che egli noi vede: perché con la nuvila dell’amore proprio, unde gli è venuta la disobbedienzia, s’è privato del lume che non el lassa vedere e’guai suoi. Adunque miserabilemente s’inganna.

Che .frutto produce l’arbore di questo misero? Frutto di morte, perché ha piantata la radice dell’affetto suo nella superbia, che egli ha tratta del piacere e amore proprio di sé. E però ogni cosa n’esce corrotto. E’ fiori, le foglie e il frutto e i rami dell’arbore tutti sono guasti. E’tre l’ami, che ha questo arbore, sonno guasti, cioè il ramo dell’obbedienzia, povertá e