Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/436

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C’è discordanza tra i bibliografi quanto al conteggio dei fi., che vanno da un minimo di 114 ad un massimo di 120, secondo che essi calcolano o no i ff. bianchi e le cc. non numerate.

Il Reichling (op. cit., voi. edito nel 1911), a sciogliere l’enigma che avvolgeva queste ed., dice: «Huius libri sine dubio Henrici Alding typo 1° exscripti varia exemplaria eodem anno ac die emissa, titulo quidem paulum inter se differentia, in fine nomina quatuor diversorum typographorum prae se ferunt: Werneri Raptoris, Bernardi de Dacia, Conradi Bonebach, Francisci Dini. Ad hos igitur viros officina Henrici Alding, qui paulo ante Messanam discesserat, transisse vídetur».

Seguono le edizioni fatte in Venezia da Mathio di Codeca da Parma, altrimenti detto Capcasa. Hain, 4690: «17 marzo 1482»; il Reichling (fase, iv, p. 177) emenda: «17 mazo, i. e. maggio 1483».

Ed. 1483 (Hain, 4691; Reichling, fase. 11, pp. 143-44): in 4 0 , carat. rom.; 180 ff. non num.; segn. AA, a-x 8 , y4; 2 coll.; 38 1 .; iniz. xilogr. A f. i b fig. xilogr. rappresentante santa Caterina. A f. 2 a «Epistola prophemiale (sic) nel profondissimo et altissimo libro del Dyalogo de la seraphica.... Catherina de Sena....: Ale illustrissime et excellentissime madame et duchesse, madonna Ysabella consorte del illustrissimo signore Lodouico Sforza... frate N. del predicto ordine de obseruantia...» A f. 9 a : «Al nome di Iesu Christo crucifixo... Libro dela diuina prouidentia composto in uulgare dala seraphica uergine....» A f. i8o b : «Impressa in Venetia per Mathio di Codeca da Parma ad instantia de mestro Lucantonio de Zonta fiorentino de lanno Mcccc Lxxxm adi xvii de mazo.» Segue il giglio dei Giunti, c. lett. L. A. Il Reichling, fase. ív pp. 177-78, nota: «Haec editio (H., 4690) et illa, quam fase. II s. H., 4691 recensuimus, ab eodem typographo eodem anno ac die emissae sunt; attamen inter se differunl». Esemplari: 1 nella Bibl. alessandrina di Roma; 1 nella Casanatense di Roma; 1 nella Palatina della Nazionale di Firenze; 1 nella Magliabechiana; 1 nella Comunale di Siena.

Mathio di Codeca ristampò il Dialogo nel 1494 a di 17 de mazo (Hain-Copinger, 4692; Proctor, 4998; Reichling, fase. 11, pp. 143-44). Quasi le stesse note bibliografiche della precedente ed. Il Gamba ( Serie dei testi di lingua , Venezia, 1839) e l’Ilari (op. cit.) avvertono che le due ed. sono simili. Esempi.: 1 nella Palatina della Nazionale di Firenze; 1 nella Comunale di Siena; 1