Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/460

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XCV. — De’ frutti delle seconde e delle terze lagrime.187

XCVI. — Del frutto delle quarte e unitive lagrime.190

XCVII. — Come questa devota anima, ringraziando Dio della dechia razione de’ predetti stati delle lagrime, gli fa tre petizioni . . 193

XCVIII. — Come el lume della ragione è necessario ad ogni anima che vuole a Dio in veritá servire. E prima, del lume generale 195 XCIX. — Di quelli e’ quali hanno posto piú el loro desiderio in mortificare el corpo che in uccidere la propria volontá; el quale è uno lume perfetto piú che in generale, ed è questo el secondo

lume.198

C. — Del terzo e perfettissimo lume della ragione. E dell’opera che fa l’anima quando è venuta a esso lume. E d’una bella visione che questa devota anima ebbe una volta, nella quale si tratta pienamente del modo da venire ad perfetta puritá, e dove anco

si parla del non giudicare.199

CI. — Per che modo ricevono l’arra di vita eterna in questa vita

quelli che stanno nel predetto terzo perfettissimo lume . . . 204 CII. — Per che modo si debba reprendere el prossimo, a ciò che la

persona non caggia in falso giudizio.206

CIII. — Come, se, pregando per alcuna persona, Dio la manifestasse, nella mente di chi prega, piena di tenebre, non si debba però

giudicare in colpa.207

CIV. — Come la penitenzia non si dié pigliare per fondamento né per principale affetto, ma l’affetto e l’amore delle virtú . . . 209

CV. — Repetizione in somma delle predette cose, con una agiunta

sopra la reprensione del prossimo.211

CVI. — De’ segni da cognoscere quando le visitazioni e visioni mentali sono da Dio o dal demonio.212

CVII. — Come Dio è adempitor de’ santi desidèri de’ servi suoi, e come molto gli piace chi dimanda e bussa alla porta della sua

Veritá con perseveranzia.2x5

CVIII. — Come questa devota anima, rendendo grazie a Dio, s’umilia. Poi fa orazione per tutto el mondo e singularmente per lo corpo mistico della santa Chiesa e per li figliuoli suoi spirituali

e per li due padri dell’anima sua. E, doppo queste cose, dimanda

d’udire paiiare de’ defetti de’ ministri della santa Chiesa . . . 216

CIX. — Come Dio rende sollicita la predetta anima all’orazione,

rispondendo ad alcuna delle predette petizioni.219

CX. — Della dignitá de’ sacerdoti, e del sacramento del corpo di Cristo. E di quelli che comunicaxxo degnamente e indegnamente 220 CXI. — Come i sentimenti corporali tutti sono ingannati del predetto sacramento, ma non quelli dell’anima; e però con quelli si debba vedere, gustare e toccare. E d’una bella visione che questa anima ebbe sopra questa materia.225