Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/88

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bontá in sé e in cognoscere la mia veritá; el quale cognoscimento ha 1’ intelletto illuminato in me, el quale è l’occhio dell’anima. Questo occhio ha la pupilla della santissima fede, el quale lume della fede fa di scemare e cognoscere e seguitare la via e dottrina della mia Veritá, Verbo incarnato. Senza questa pupilla della fede non vedrebbe, se non come l’uomo che ha la forma dell’occhio, ma el panno ha ricoperta la pupilla che fa vedere all’occhio. Cosi l’occhio dell’ intelletto la pupilla che sua è la fede; la quale, essendovi posto dinanzi el panno della infidelitá, tratto dall’amore proprio di sé, non vede; ha la forma dell’occhio ma non el lume, perché esso se l’ha tolto.

Si che vedi che nel vedere cognoscono, e cognoscendo amano, e amando anniegano e perdono la volontá loro propria. Perduta la loro, si vestono della mia che non voglio altro che la vostra santificazione. E subbito si dánno a voliere il capo adietro dalla via di sotto, e cominciano a salire per lo ponte, e passano sopra le spine. E perché sonno calzati e’piei dell’affetto loro con la mia volontá, non lo’ fa male. E però ti dissi che sostenevano corporalmente e non mentalmente, perché la volontá sensitiva è morta, la quale dá pena e afíligg-e la mente della creatura. Tolta la volontá, è tolta la pena, e ogni cosa portano con reverenzia, reputandosi grazia d’essere tribolati per me, e non desiderano se non quel ch’Io voglio.

Se Io lo’do pena da parte delle dimonia, permettendo lo’ le molte tentazioni per provarli nella virtú, ,si come Io ti dissi di sopra, essi resistono con la volontá, la quale hanno fortificata in me, umiliandosi e reputandosi indegni della pace e quiete della niente e reputandosi degni della pena. E cosi passano con allegrezza e cognoscimento di loro senza pena affliggitiva.

Se ella è tribolazione dagli uomini, o infermitá, o povertá, o mutamento di stato nel mondo, o privazione di figliuoli o dell’altre creature le quali molto amasse (le quali tutte sonno spine che germinò la terra doppo el peccato), tutte le porta col lume della ragione e della fede santa, traguardando me che so’ somma bontá e non posso volere altro che bene; e per bene le concedo : per amore e non per odio.