Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/71

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. 71 in ogni cosa trova diletto, perchè colui che ama non può trovare pena affliggitiva; nelle battaglie gode; se egli è perseguitato dal mondo, elli si rallegra; se egli è suddito, con grande allegrezza e pazienzia porta il gioco della obbedienzia; se egli è prelato, con pazienzia porta e sopporta i difetti de suoi sudditi, cioè ogni persecuzione che ricevesse, o ingratitudine che trovasse in loro verso di sè; disponsi alla morte per divellere le spine de’vizj, siccome buono ortolano, e piantare le virtù nell’anime loro, facendo giustizia realmente, condita con misericordia: non si cura della pena sua, non schifa labore, ma con grande letizia porta: non vuole perdere il tempo che egli ha per quello che non ha, perchè alcuna volta vengono cotali cogitazioni e battaglie nel cuore; se tu non avessi questa angoscia e fatica della prelazione, potresti meglio avere Dio nella pace e quiete tua; e questo fa il dimonio di ponerli innanzi al tempo della pace per farlo stare in continua guerra; che colui che non pacifica la voluntà sua nello stato che Dio gli ha dato, sta sempre in pena, ed è incomportabile a sè medesimo, e così perde l’uno tempo e l’altro, che non esercita li tempo della prelazione, e quello della quiete non ha; e così abbandona il presente e 1 avvenire. Non è adunque da credere alla malizia sua, ma è da pigliare quello che egli ha vigorosamente, siccome fa l’anima vestita della voluntà-di Dio detta di sopra, che fa navigare in ogni tempo, così nel tempo della fatica come in quello della consolazione; perchè egli è spogliato dell’amore proprio di sè medesimo, e d’ ogni tenerezza e passione sensitiva, onde procede ogni male ed ogni pena; che avere quello che Y uomo non vuole, è una via onde esce la pena; e vestito della eterna voluntà di Dio e non della sua; e’ssi fatto una cosa con lui, per affetto d’amore è fatto giudice della eterna voluntà di Dio, vedendo, giudicando, e tenendo che Dio non vuole altro eh$. la nostra sanlitìcazionc, e perciò ci creò alla immagine e similitudiue sua, perchè fossimo santificati