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784 Chi l’ha detto? [2199]


Anche altre solenni canzonature fatte al Fioresi sono rimaste famose. Tale è la epigrafe per la morte del fratello, che tutti assegnano a lui, e che realmente si legge nell’opuscolo In morte del Signor Tenente Colonnello Domenico Fioresi uomo di valente grido e del più degno elogio alle preci dell’onore (Bologna, tip. Bortolotti, 1833). Eccone il testo:

Quando
travolava per i gaz olimpiaci
Domenico Fioresi Bolognino
delle corporee Guardie d’Onore
del Regno Saturnio
Colonnato Tenente Cavaliero Marcato
alle sventure non malleabile
scirrosamente rapito da patologo morbo
[morì infa ti di uno scirro]
ahi lontanissimo sol di anni due
dal lustro decimale
di terrena sua locazione
l’anno della sementa del mondo
5833
e dal trojo eccidio maloroso
3042
tra la settennaria e novena giornea
idest l’ottavario die lugliatica luna
gli amici del fratello Giuseppe
al morto immortale
questo iscrizionico finimento
a gocciole a gocciole convulsionati
da-da-da
dal dolore
u-lu-la-va-no.




               Dove sei dove sei che fai che fai
                    O troppo presto Meneghin disfatto
                    Dal primo che verrà costà su tratto
                    Questi foglietti dolorosi avrai.




Quest’Epigraffio venne dolcemente partorito dalle complicate istanze delle viscere del dolore Germanico.