Pagina:Chi l'ha detto.djvu/871

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Indice delle frasi 839

Già dello spirto il memore | Moto veloce langue | E lento scorre e gelido | In ogni vena il sangue. 588.

Già l’aura messaggera erasi desta | Ad annunziar che se ne vien l’aurora. 555.

Giammai, signore, è una parola snella. 1063.

Gigni de nihilo nihilum, in nihilum nil posse reverti. 320.

Gino, eravamo grandi, | E là non eran nati. 1163.

Gino mio, l’ingegno umano | Partorì cose stupende. 494.

Giovinezza, giovinezza, | Primavera di bellezza. 1850.

Giovin signore. 241.

Gira, volta, e’ son Francesi. 1014.

Giù il cappello davanti agli Alpini. 1837.

Giunto sul passo estremo | Della più estrema età. 589.

Giurare sulle parole del maestro. 1541.

Giuste aspirazioni. 1815.

Gli è teco cortesia l’esser villano. 1402.

Gli Italiani non si battono. 1866, 1870.

Gli Italiani saranno un giorno i primi soldati d’Europa. 1868.

Gl’Italiani torneranno un giorno a divenire i primi soldati d’Europa. 1868.

Gli ne diè cento, e non senti le diece. 884.

Gl’infliggeremo, in riga di galera, | Congedo e paga intera. 830.

Gli occhi dell’uom cercan morendo | Il Sole. 900.

Gl’irrevocati dì. 260.

Gli sia concesso il non vedervi almeno. 770.

Glissez, mortels, n’appuyez pas. 1418.

Gli stati non si tengono con i paternostri in mano. 611.

Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio. 363.

Gli uomini fanno le leggi, le donne i costumi. 369.

Gli uomini si vergognano non delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono. 776.

Γνῶθι σεαυτόν. Pag. xxiii. 1517.

Godiamoci il papato, poichè Dio ce l’ha dato. 1298.

Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande | Che per mare e per terra batti l’ali. 987.

God save the king. 1023, 1353.

Gola e vanità, due passioni che crescono con gli anni. 1809.

Gott erhalte Franz den Kaiser! 1900.

Gott strafe England! 1902.

Government of the people, by the people, for the people. 647.

Governo ladro, piove! 665.

Governo negazione di Dio. 486.

Grandi occhi fatali. 155.

Gran rifiuto. 1227.

Gratatio capitis facit recordare cosellas. Pag. xiii.

Grato m’è ’l sonno e più l’esser di sasso. 251.