Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/33

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contra il Vergerio. 3

si attaccano, senza riguardo di povero, ò di ricco, nobile ò plebeo; ignorante, ò dotto. Per questo, dico, a difesa di tutti, è ben fatto, che ciascuno habbia per se, quanto più può, la medicina in pronto. Et chi havesse cognitione d'alcun contagioso, è sforzato dalla carità Cristiana d'avvertirne gli altri Cristiani, perche guardar si possano dal pericolo espresso. Et per tal cagione, io che già molti giorni mi son accorto, che ne i volgari, et bassi soggetti qui in Italia, i volgari libri in lingua Italiana scritti dagli eretici, hanno attaccato il morbo: et che di più mi son'anche accorto, che l'ignoranza di lettere, et la malvagità dell'animo, che in molti usciti d'Italia regna, gli ha condotti a capitar male, et ad esser dentro, et fuori pieni di peste, ho giudicato che il dar ricette, ò rimedij a i semplici, fosse di somma importanza per aiutarli. Et perciò, poco fa, mandai fuori un mio libro in forma di discorsi in lingua volgare, ove tratto et discorro i rimedij, che sono a si fatto male necessari. Il qual libro, se da'semplici, per tacer de gli altri, sarà con qualche diligenza letto, son certo che gioverà tanto al bisogno loro, che poco più haveran d'andar cercando. Ma perche poi si potessero guardar da chi vorrebbe infettargli, essendo egli infetto, ho tolto a scrivere al presente contra il Vergerio, pien certamente di cotal morbo. Il qual Vergerio, quanto meno va pesato ne'suoi scritti, tanto più è precipitoso nello fcrivere, che egli fa. Et però mandando egli fuori ogni giorno qualche compositione, sempre fa qualche male. Onde ho giudicato esser'ottima cosa a palesarlo al mondo, facendolo conoscere qual'egli sia, accioche ciascuno se ne guardi. Et avenga che la condition di costui non meritasse di farme gettar via tanto tempo: et molto men'ad altri, in leggere et rispondere a questi suoi scritti, tuttavia per aiutar quei che sogliono praticar seco senza guardarli, ho pensato di far tutto ciò per simil cagione, sapendo che s’io non lo fo, non sarà alcun forse che voglia farlo, per non degnarsi di discender tanto al basso, quanto è il voler contrastar con simil huomo di niuno honore, et di niun conto. Ma io qui non guarderò ad altro che al giova-


A 2 mento.