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Vergerlo.
Ippolito . Vergerio,
Ippolito.
Verger io.
Ippolito. Verg.
Ippolito .
Treauertcze*
ì 36 < RjJj>'òJladiDonrtIppolito
con ragioni, & non con uillanie. Ma ritorniamo a cafà. ~ Voglio ritornarariuolgere il parlar mio al Papa medefi. mo, ad ogni modo sò, che la riuerenza Tua, mi vuol’un grati bene j& credo,quanto ione uoglioa lui, inquanto Papa , che inquanto creatura di Dio , perche non l’amerei, s’io fon Criitiano ?
Poi entra.
Che dite uoi padre Tanto? ecco ch’ioui do della (antica perlatella,&c.
Hor non fon quelli gli Icherzi di quelli uenerabile animai le che ho detto ? Ma uediamo cioche uoglia dire dappoi che ha fatto igeili a lui llelfo limili. Interroga il Papa di quella propolitione,cioè/e Tua Santità dica.
Che effondo altre uolte Hata afooltata & diffinità quella cauta con la prelènza de gli auuerfàrij in altri Concilinoli ha conueneuole,che ella fiaafcoltata & diffinità un’altra uoE ta,& che però non fèria flato bilògno d’altro ordinario 3 3c lo lenne Concilio,che d un cotale ehècutiuo, &c.
Et fatta l’interogatione, fa ancor che il Papa rifponda, & dica.
Si Io diciamo, quantunque i nollri predecelfori non l’hab bia,uoluto dir chiaroj& hanno fatto male a non dirìojcon ciò -fià colà,che non fia lecito a riuangare una materia,la quale lia Hata una uolta finita, & acquetata per fentenza fatta & preferita , &c.
Tal diceria fa quello uenerabile con aggiunta d’altre paro le dell’iflelfo fcritto ,per ingannar uoi o femplichper la cui la- iute ho tolto io a fcriuere; & nò perche di lui mi curaflì: & per che fiate auuertiti,ui rifoluo in poche parole il tutto.
Primieramente auuertite 3 che ui ho detto di fopra,comè collui fi fogna tal rifpolia;perche vuole pur che il Papa dica nella Indittione cioch’egli non dice : ma quando alcun l'ha- uelfe detto,per penfarli con tal rilpolta di dar fine alle parole infoienti difimil mollro che vuol parlare.
Auuertite quefl’altr-o palio ; Che le colè ne’ Concili]. un&
uerfali»