Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/81

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i éonlmìlVefgerto. \ %

menfiiàne fono chiamati,& come concludi tu,Ergo ftlun de* Note,

nòftri? Ma forfè mi dirai,è ben uero, che il Papa dice, Tutti i Prencipi, & tutti i Prelati, &c. Nondimeno,la mente fua è» di non intenderai tri, che ifuoi,&efcludere tutti inoflri.

Hot le quello dici,non vedi tu, che non hauendo occafione àlcuna di coli dire, per cagion della Indizione,tu fai un giudi tto temerario,dal quale tu lidio non ti puoi difendere? ma & in qual riga,o fpatio poi della Indittione leggi tu quelle paro le,che hai feguitato tanto arditamente con dire,

Solo dice l’Indittione,che ui uadano i Vefcoui, per bocca >, de’quali il Papa pronuntierà la condannatane de nollri?&c. „

Oue fono,priegoti,nella Indittione tai parole,© altre a loro fi mili ?* Non mi marauiglio già,fe nelle colè ofcure noi altri Gli eretici nS ni ufurpate autorità di accrelcere & di fminuire quello,che ui fi vergogna»* pare,già che nelle cofe chiarilfime,& che fono per le mani di *&**&** 0 tutti glihuomini,nonuiuergognate,difar Ditello,&ipoueri c@

femplicijche piu oltre non fanno,fono da noi per tal uia fedut € eliap c - ti,non meno di quello,che dal Demonio ancor fi lafciano ingannarne! qual calo conuien pur che confeflìate di far qui ©ffitio diabolico. La bolla della Indittione è andata per tutto ilmondo,&datuttigliocchi,che l’hanno uoluta leggere,è: fiata letta,& di nuouo fi può leggere .11 perche mi fon mollo a farla infierite con quella mia rifpofia (lampare, & fi sà chiaro,ch’ella non dice ciò che tu dici; ondeconuiene conchiudere,che con inganno tu l’habbia uoluta recitar a tuo modo, non per altra cagione,che per far opera del Demonio in corri mouere i popoli,& eccitarli all’arme,come di lopra hai ancor intefo. Che fe dirai ancorché le parole di tal maniera non; mi fi leggan dentro; nondimeno quello faràl’effetto del congregato Conciliojil qual dicendo di congregarli per eftirpar l’erefie per forza,vuol dir’anco,che vuol condannar noi altri.

A .quello io ti rilpondo,chc le tu co i tuoi complici confellà- led’efièr ereticaliollro fia il danno.Et anch’io fon chiaro,che il Codilo,il quale haueràda eftirparel’erefie dalla chielàffia InTrento o fuora di Trento congregato, padellò,o in altro u

G a tempo)