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Giovanni Giuseppe Nicosia — Cinesi, scuola e matematica — Bologna, Italia — 2010 |
diverse materie, pubblicati nuovi indirizzi didattici e disciplinari, riviste le procedure di selezione universitaria, con la massiccia introduzione dell’informatica. Le macchine calcolatrici hanno fatto la loro comparsa sui banchi dei bambini come su quelli dei candidati all’università.
- 5.2 Il curriculum del 2001
Attualmente il Paese vive gli effetti di una grande riforma del curricolo elementare di matematica (Zhang, 2005). Nel 2001 sono stati pubblicati nuovi indirizzi (AA.VV., 2001) e nuovi materiali per gli insegnanti. Dopo la soddisfacente fase sperimentale, che ha coinvolto i 470.000 studenti di 38 distretti, l’adozione è stata generalizzata a tutte le scuole elementari nel 2005.
Le proposte del nuovo curriculum sono le seguenti (Zhang, 2005):
- il curriculum deve evidenziare i concetti basilari, la generalizzazione della conoscenza e gli sviluppi successivi;
- ogni studente, senza distinzioni di estrazione sociale, ha diritto di ricevete un’educazione ed
un’istruzione in matematica, di studiare una matematica utile, di acquisire i concetti fondamentali;
- studenti diversi si sviluppano in modi differenti in matematica;
- l’istruzione obbligatoria è suddivisa in tre fasi, per ognuna delle quali il documento stabilisce conoscenze, capacità, modalità di pensiero matematico, problemi topici, e attitudini di apprendimento; per ogni fase sono inoltre elencati anche obiettivi specifici;
- sono inoltre indicati obiettivi generali, tra cui:
- l’acquisizione delle conoscenze e competenze matematiche essenziali alla vita futura ed allo studio di altre discipline,
- l’applicazione del pensiero matematico alla vita di ogni giorno,
- la comprensione del valore della matematica e della relazione tra essa, la natura e la società umana,
- lo sviluppo di creatività, competenza e personalità di ogni studente attraverso l’apprendimento della matematica.
Il documento fornisce in chiusura alcuni suggerimenti didattici sulle strategie di insegnamento, valutazione, compilazione del materiale, uso e sviluppo delle risorse curricolari.
L’educazione viene vista in una luce nuova, includendo aree quali conoscenze e competenze, processi e metodi, sviluppo emotivo e valori. La prassi trasmissiva viene qui superata verso lo sviluppo personale di competenze.
Mancano alcuni contenuti complessi ed astrusi del passato, rimpiazzati da conoscenze fondamentali e competenze pratiche scelte con somma cura, atte a dare allo studente strumenti intellettuali per uno studio successivo che, verosimilmente, continuerà per tutta la vita.
I libri di testo riguardano soggetti più vicini alla vita reale dello studente ed alla società contemporanea, con riferimenti ed argomenti tratti dalle scienze e dalle tecnologie.
Uno degli obiettivi generali di questa riforma è quello di migliorare sia i metodi di insegnamento, sia quelli di apprendimento: i due processi vengono riuniti in una relazione tra insegnanti e studenti, che sono parti in comunicazione che possono migliorarsi reciprocamente.
Secondo i documenti ministeriali l’insegnamento della matematica deve valorizzare l’esperienza reale e le conoscenze pregresse dello studente (Zhang, 2005). L’insegnante deve guidare gli studenti nell’osservazione, l’esperimento, l’elaborazione di congetture, la deduzione e la comunicazione.
Attraverso le attività matematiche lo studente elabora le conoscenze fondamentali ed acquisisce competenze, apprende ad osservare i fenomeni ed analizzarli, motivandosi all’apprendimento. Il centro del’azione didattica è nello studente. Vengono tenuti in considerazione non solo i suoi risultati di profitto, ma tutti gli aspetti del suo sviluppo cognitivo, inclusi quelli emozionali.
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