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Giovanni Giuseppe Nicosia — Cinesi, scuola e matematica — Bologna, Italia — 2010

i quali si racconta che si avvicinò a casa sua solo 3 volte, ma non entrò per paura che questioni personali come le doglie della moglie la prima volta, i primi passi del figliolo la seconda, e gli inviti di quest’ultimo la terza, lo distogliessero dall’impresa di salvare il suo popolo dall’annegamento. L’uso di simbologie matematiche testimonia l’alta opinione dedicata a questa scienza nella cultura cinese.

3.1.2 L’uso simbolico in Cina e fuori

Per la sua grande carica simbolica il quadrato del fiume Luò è stato collegato esotericamente ad alcune arti divinatorie come l’astrologia, la geomanzia e l’interpretazione dell’I Ching (易經 Yi Jīng).

Nella forma di quadrato di lato “nove unità” è stato anche usato come schema di base in architettura. Città, quartieri ed edifici di particolare importanza sono stati costruiti su sua ispirazione, un po’ come per la proporzione in rapporto aureo in Grecia. Ad esempio ci sono costruzioni classiche quadrate e modulari col giardino al centro, in cui la larghezza dei muri è nove volte la loro altezza, disposte in isolati a blocchi quadrati anche essi modulari di nove per nove con reticoli regolari di stradine.

Anche in altre culture si trovano quadrati magici connessi con usi liturgici (ad esempio nell’India vedica), pratiche divinatorie (antico Egitto), simbologie mistiche (Europa paleocristiana e mondo islamico). Non sempre sembra possibile pensare ad un collegamento con i quadrati magici cinesi e si possono ipotizzare sviluppi indipendenti. La cultura cinese è quella in cui essi hanno avuto più successo anche come passatempo arguto.

Attraverso la mediazione araba i quadrati magici cinesi giunsero nell’Europa rinascimentale. Ne fu appassionato studioso Luca Bartolomeo de’ Pacioli (1446 – 1517), frate francescano, grande matematico nonché grande teorico del disegno geometrico ed anatomico e degli scacchi, che aveva interessi anche sulle arti divinatorie e sui simboli esoterici. Anche qui i quadrati magici rimasero legati alla divinazione ed a strane ritualità. Alcuni di essi, che avevano per lati o per costanti magiche dei numeri associati numerologicamente a simboli particolari, furono collegati con i segni dell’astrologia e con gli oggetti del cielo.

3.1.3 Melencolia I

La capacità simbolica di questi schemi di numeri ha affascinato, oltre maghi e ciarlatani, anche gli artisti. Uno dei primi quadrati magici di lato 4 raffigurati in Europa è quello che compare nell’incisione Melencolia I dell’artista tedesco Albrecht Dürer (1471 – 1528), che peraltro è testimoniato in fonti cinesi del XIII secolo. In un angolino di questa stampa compare il seguente quadrato magico normale di lato 4:


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