Pagina:Codroipo - Dialogo de la caccia de' falconi, astori, et sparvieri, 1614.djvu/98

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8o De la Caccia Jtfenta in pugno di buon pefo, &* eh abbia il collo <"un poco lunghetto,&la tefia conueneuolmente groffa, il becco grò fi fo, le nari larghe, le ali poi fimili a quelle de le rondinelle firingate, <& boneftamentefiottili, con la coda diftojìa, & tutta <~umta infieme. Io ne ho veduti due, ò tre a mierdì 3 ch’anno hauuto tredici penne ne la coda 7 <-vna più, delfolito: & fono riufeiti molto bene _s. Lo [parutero è di natura altiero, O* colerico molto. onde fa bifogno nel far lo piaceuo/e hauer molta defirezga con lui: perchè chi non ha patienza,mal può riufctmes. Sparuieri, Li fi/ar uteri fono di diuerfeforti, & (fecits,• majjima de?& na- mente quelli, che nvengono m quefta no fra Patria, cioè nimodo di 3 ra ma^gotti 3 raminghi, & mar zar oli. Li [paruteri farli eccel- nidasij nvengono in quefto paefe trouati in diuerfiluoghi 3 col fparùieri me ne ‘ bofiht de la Cargna, ne monti fopra Manidafij do macOy & in quellt fopra Tolmtno. Buoni fono quelli de la uinoyquà- Cargna: non men buoni quelli fopra Maniaco: ma ecceller K ecce? n f[ im 4 parer mio quelli di Tolmino. Bifogna nutrir quefii Femi?* in ^na fianca, ò camera ben netta, & tenirglt frefcht con doue e rvlte f otto mutate ogni terzo di con l’acqua ne la-» uernare, conca nettai chiara,mutata almeno ogni fettimana-*. gs* ceuoli P1 fi cÒnuientLjyfe fi può, gettarli ogni dì qualche pafjèro, ò altro deboono. vccelletto nji to, a ao che conofcano, gjn s’incarnino al ’■vino. poi quando cominciano a •volare, fà bijogno ogni altro di gettar oro qualche quaglia, ò altro vccello viuo, che-» •voli: perchè,non gettando loro di viuo ne la fianzgu», è il maggior trauaglio, chepojja hauer lofiruz^iero a farglielo