Pagina:Commedia - Inferno (Buti).djvu/257

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splendor mondani; cioè temporali, Ordinò general ministra e duce. Dimostra per similitudine che come a’ cieli à posto Idio le intelligenzie che li muovono; così alli beni mondani à posta una intelligenzia, la qual come sua ministra e general guida di quelli beni, li dia e tolga scambiandoli, secondo la volontà di Dio; onde seguita: Che permutasse a tempo; cioè cambiasse di tempo in tempo, li ben vani; cioè li mondani beni che li chiama vani, perchè paiono beni e non sono, Di gente in gente. Qui nota una general mutazione. e d'uno in altro sangue. Questo è meno generale, come se dicesse, di provincia in provincia, e di parentado in parentado. Oltre la difension de' senni umani; cioè per sì fatto modo, che senno umano a questa mutazione non può resistere, nè ripararsi. Perchè una gente impera, et altra langue; cioè e quindi viene; cioè da questa permutazione, che una gente signoreggia et una è sottoposta: langue; cioè si duole come fa chi è sottoposto. Seguendo lo giudicio di costei; cioè perchè li conviene seguitare il giudicio di questa dispensatrice, Che v’è 1 occulto; lo quale giudizio è appiattato; cioè non conosciuto dall’uomo, come in erba l'angue; cioè come lo serpente sta appiattato nell’erba, e punge disavvedutamente; così lo giudicio della dispensatrice sta appiattato sotto la felicità, e punge l’uomo con l’avversità quando li pare star bene. Vostro saver; parla qui a tutti, non à contrasto a lei; cioè voi uomini col vostro sapere non potete contrastare a questa dispensatrice: Questa; intelligenzia, provede; cioè col suo sapere pensa e discerne, giudica; come à proveduto, e prosegue; cioè mette in esecuzione, Suo regno; cioè li beni temporali che sono del suo regno, come il loro li altri Dei; cioè come li altri angeli le loro spere; e per questo dimostra come in nessun modo si può impedire. Le sue permutazion non ànno triegue; cioè non si possono indugiare: Necessità la fa esser veloce: però che è necessario che si faccia quel che Idio provede, e perciò conviene esser veloce. Sì spesso vien che vicenda consegue. Rende la cagione perchè è necessario che sia veloce; cioè perchè addiviene spesso che dee avere luogo in questi beni mondani, secondo la providenza di Dio. Questa è colei; parla di questa dispensatrice, che tanto è posta in croce; cioè tormentata con villanie, Pur da color che le dovrien dar lode; cioè pur da color che sono abbandonati dalla felicità, che se ne dovrebbono lodare, Dandole biasmo a torto, e mala voce; cioè biasmandola et infamandola, ingiustamente. Li uomini felici ingiustamente si lamentono della fortuna in due modi; prima quando, durante la felicità, non vanno loro tutte le cose prospere come vorrebbono: l’altro modo è quando la felicità al tutto si muta, e ragionevolmente non si dovrebbono

  1. Altrimenti - Che è occulto