Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/134

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a. Al- ÌS INFERNO 21. » L'amico mio, e non della ventura, » Nella diserta piaggia è impedito » Sì nel cammin, che vòlto è per paura ; 22. » E temo eh' e' non sia già si smarrito » Ch' i' mi sia tardi al soccorso levata, » Per quel eh' i' ho di lui, nel cielo, udito. 23. » Or muovi, e con la tua parola ornata, » E con ciò eh' è mestieri al suo campare, » L'aiuta sì ch'i' ne sia consolata. 24. » F son Beatrice, che ti faccio andare : » Vengo di loco ove tornar desio. » Amor mi mosse, che mi fa parlare. 25. » Quando sarò dinnanzi al Signor mio, » Di te mi loderò sovente a lui. » Tacette allora ; e po' comincia' io : 26. Donna di virtù, sola per cui L' umana specie eccede ogni contento Da quel ciel ch'ha minor' li cerchi sui; 27. Tanto m' aggrada il tuo comandamento, Che 1' ubbidir, se già fosse, m'è tardi. Più non t'è uopo aprirmi il tuo talento trove : La generazione e il moto non (SL) Donna. Ruth, IH, 11: Mu- rimarranno in eterno. Mn , l: in lierem te esse viriutis Nella Vita freta dum fluvii current polusdum IS'uova la chiama donna <ii cortesia, sidera pascei; Semper honos , no- — Contento. On'imo : Lo P eia com- menque tuum , laudesque mane- menda... Voi fido di questa donna , bunt. ppr lo quale V uomo trapassa ciò 21. (L) Mio: me ama, non i beni che $i contiene dal cielo della luna... estrinseci a me (F) Eccede. Som.: Coie note per {SL) Amico. Cornelio: Non for- rivelazione , che eccedano V umana tunw ■'ied hominihu>{ solere esse ami- ragione Altrove: Li bealitìidine £ cum. F. Puroj. XXX un henp- che eccede la natura creata. (F) Impedito Som.: i' impedì- — Contento, som : Per la scienza mento del peccato. delle co<e supreme V uor/,o sovrasta 2r{SL) Ornata. V. S.Girol.: Or- a quanti enti sono sotto taluna.— nati parlari Cii5 , Sutnn. SMp.: Infra nihil est (F) Parola. Prov., XV , 24 : Za ni4 mortale et caducum ^ prwter via di oita all'uomo erudito ^ che animai generi horninvm... datas : scann V inferno uttinio. supra htnam sunt odierna oniìUa. 24. (SL) Amare. Questa missione Aui^., De Trin. . XIV: Nulla mag- somisriia un po' aquella (ii Giuturna giore deliamente umana y se non nei Xll d-ir Eneide Auctoregoau- Dio. denrii. E d' Opi neli'Xl. 27. (L) M' : vorrei avcHo p:ià fatto. 25. (L) Signore : Dio. — Tacette : — AiJrirmi : dirmi. — Talento : vo- tacque. Ionia. 36. (L) Eccede : vince in dignità (SL) Comandamento. Metto , a ogni cosa contenuta sotto la luna. Giunone che viene a trarla d' in-