Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/147

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CANTO III. 31. Disse: — Per altre vie, pei* altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare: Più lieve legno convien che ti porti. — 32. E '1 duca a lui: — Garon, non ti crucciare. Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole. E più non dimandare^ — ^ 33. Quinci fur quote le lanose gote Al nocchier della livida palude, Che intorno agli occhi avea di fiamme ruote. 34. Ma quell'anime, ch'eran lasse e nude. Cangiar colore e dibatterò i denti, Ratto che'nteser le parole crude. 35. Bestemmiavano Iddio e' lor parenti. L'umana specie, il luogo e il tempo e '1 seme Di lor semenza, e di lor nascimenti. 36. Poi si ritrasser tutte quante insieme. Forte piangendo, alla riva malvagia Ch'attende ciascun uom che Dio non teme. 31. (L) Porti: tragitti. (SL) Porto nel Veneto il navi- ceHo da oa-s-^are i fiumi. — Qui: Georg., IV: Nec porlitor Orci .. ob- jectam pa<w< trawitre pa'udem. — L^eoe L»^ anime buone vanno su un vagello snellelto e leggero alla plagiala del monte del Purgatorio. (Purg.. II.) 32. (L) Colà: in cielo. (SL) Caron. Cacone usa sempre Armannido. — Crucciare In Virgi- lio, la S'biUa a Caronte: ^ibmfe moveri (yEn , VI ) (f) Vuo'.e. Sap.. XII, 18: Sub- est... libi, CUTI volueris, posse Vir- gilio, alla sibilla: Poles... omnia. (En , VI ) 33 iL) Quinci: allora. — Lanose per barbi (SL) Quete Mn., VI: Rabida ora quicninL - Tu-tdda ex ira twn coroa reiiunt Proprio de' vecchi quando sono inquieti, è agitare le gote. Go^ì Madarua Perlictri. — Li- nose. Ano*.. I, 14: C'ipeUi candidi come lana bianca Stai, II: Veli"' a nota Ttiiresice. — Nocctiier. Ma., VI: Navita... tristis—' Livida. JEn., VI., Vada livida. [Lialul., XVII, 10:] — Palude. Georg., IV: Tirdaque palus inamabilis linda. — Ruote. Mn.y VI: S^.nnl lumina fi mma. - Xll : Arden- tes ocnlorun orbe^ 34. (L) jRwfo; tosto. (SL) Nude. Nel 1304 allo spetta- colo dei u'onte alla Garraja rappre- sentante l'inf^^rno « nitri areano A- gui e fi^aninie igìiud e. » (Vili. Vili. 69 ) ■— Dèn'i Au'i., Vit Ereiw.: S'unt rriiscri ^iridenles dentibas.nudo la- ter e palpitante^, aspectu horribiles, dejec'iqup pudore. 35 (L Pirenti: genitori. — Seme.* la prossima, la lontana generazione, l'umana natura; il luogo e tempo del nascere. (SL) Parenti. Vii. ss. Pad.: Re- atenmi'ire la madre — Seme, is., XIV, 22: Perdam Ribyfoni< nomen et rchquias et germen et progeniem. (F) IidiOy S.Tommaso, nella Sornma, to"-'--! della bestemmia dei dannati (2 2 13 ). 36 (SL) Ritrasser. Eran venute soarte, nota il B-Mr('a'lo. — AUenie. Hor Garm . 'Il, U: Seraque fati, Qnce manent culpas etiam sub Orco- — Teme. Comune, n^lla Bibbia, e ne' Padri, timore di Dio.