Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/155

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3. ^ CANTO IV. 31 4. Oscura, profonda era, e nebulosa Tanto, che, per ficcar lo viso a fondo, Io non vi discernea veruna cosa. 5. — Or discendiara quaggiù nel cieco mondo (Incominciò 1 poeta, tutto smorto), Io sarò primo, e tu sarai secondo — 6. Ed io, che del color mi fui accorto, Dissi : — Come verrò, se tik paventi. Che suoli al mio dubbiare esser conforto? — 7. Ed egli a me: — L'angoscia delle genti Che son quaggiù, nel viso mi dipigne Quella pietà che tu per tema senti. 8. Andiam; che la via lunga né sospigne. — Così si mise; e cosi mi fe'ntrare Nel primo cerchio che l'abisso cigno. . 9. Quivi, secondo che per ascoltare. Non avea pianto, ma' che di sospiri, Che l'aura eterna facevan tremare. 10. E ciò avvenia di duol senza martiri, Ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi, E d'infanti, e di femmine, e di viri. 4. (L) Tiso: 03chi. >' (SL) Secondo. Scorcio simile (SL) Fiso. Con.: Non si lascia- ì\e]ìa. Somma : Secundum qiiod homo. no vedere senza eolica i<el vi^o. — Marche Magis quam Vive in Pie- (F) Oscura. Jer. Tur.. Ili, 6: monte. L'usa nei XXVIIL dell'Inf. In tenebrone coUocaiit me, quasi - Modo e provenzale e italiano. Il ■mortuo< sempilemos. maii francese, il ma nostro, sono 5. (SL) Mondo. Ov Met., V: Opaci acrorciamento del magis. Sallustio e mundi — Primo. Accenna alla de- altri usano magis in senso di ma. sanzione dell'Inferno fatta già da (F) Ma' che. Oli.: Non v' è pian- Vir(Jiiio. lij però che H pianto procede dape- 6. (L) Color pallido suo. — Duft- wa e da iorrr.errto; ma sofpiri che tiare: dub^arp. segìiono al disio. 7. (L) Senti: giudichi esser ti- 10 (Li Duol dello spirito. — E more. prandi: e ciascuna grande. — Viri: (SL) Pietà. Era anch' egli in uomini. quest'ango>ci.T. Così hpI IlldelPnrg., (SL"» Infanti. Mn., V[: Malres pensandov i, nVtrt He» furbatn. — Senti, atque Hi i ... pueri innupfacque puel- I Latini: ita sentio (co>ì giudico). Utf - Cnntinuo auditae ,oce^,vagiius Conv., II, 4: Aristotele pare ciò sen' et ingenti, latantumque animae flen' tire. tes in limine pnmo; Quos dulcis 8. (L) Sospigne: ci sospinge a vitae exsortes, et ab ubere raptos far presto. Abstulit atra dies. 0. (L) Secondo: secondo che si poteva intendere ascoltando. — Avea : era. — Marche: fuorché. -^ INFERNO