Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/170

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50 INFERNO 17. Ombre portate dalla detta briga. Perch'io dissi: — Maestro, chi son quelle Genti che l'aer nero si gastiga? — 18. -r- La prima di color di cui novelle Tu vuo' saper (mi disse quegli allotta), Fu imperatrice di molte favelle. 19. A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé' licito in sua legge, Per tórre il biasmo in che era condotta. 20. EU* è Semiramis, di cui si legge Che succedette a Nino, e fu sua sposa: Tenne la terra che '1 Soldan corregge. 21. L' altra è colei che s' ancise amorosa, E ruppe fede al cener di Sicheo. Poi è Cléopatràs lussuriosa. — 22. Elena vidi, per cui tanto reo Tempo si volse ; <e vidi '1 grande Achille, Che con Amore alfine combatteo. grues, afque aethera trannnt Cam 20 (L) Tenne: Regnò dove. — Cor- sonitu , fugiunique Notos clamore regge: reg^ie. ser.undo. Geuig., l: lllum (imbrem) .. (SL) Semiramis. Amante del fl- Aèiiae fugete grues — Lai. Cosi nel glio; secondo Giusiinn, morta da lui. IX del Pureaiorìo il canto della ron- Rf^lla reticenza. — T'-nne. Mn,.^ I: dine. Neli'imagine degli storni di- Cyprum . . diUone Une.bat Hor. pinge la folla; in questa delle gru, Cirm., Ili, 14: Tenente, C'ie^are ter- ia schiera in lunga fila, dov'è' può ras — Citrregge Psal. XGV, iO; Cor- discernere l'un'ombra dall'altra — rexit oibem <errae. P^tr.: L'onorata, editando. Georg, l: Cecinere quae- verga Con la quol Roma e suo^ er' relam. — Aer. Senza articolo. Bart. vanti correggi. Vive in Tusc. e a S. (^onc: vol'ìnii por aere Co- fu. 17. {>L) Bri'ia. Nelle Vite de'.-^s. ^{.{L) Colei. Padri sfa per guerra Par., Vili: Golfo. Che riceve età Euro rrniggior briga — Gasliga Mn.y VI: Rhada- manihus .. r.as^igat .. dolus. 48 (L) Molle: Gemi. — Allolla : allora Didone. — Ancise: uccise, (SL) Amorosa OEn , I e IV). — Ruppe. Geo'g , IV: Rapere fidem. Dino Comp : Riippongli je^e — Ce- ner. Mn , IV : Nnu serrata fides ci- neri piO'uiisa Si'h'teot Trccent-ine- {F) Favelle Apoc, XI, 9, e altre dito: Ron-peo lede alla cenere dì sette volte. Varie tribii, e popoli e Sieheo — Poi. Tasso : B issa la com' lingue. posizione se <iirà xcùdta rt' ogtèinu- 'ig. (^L) Fé'; disse lecito quel che -mero , e il verso lungni'o ufj'itto, place. - E'-a per l'opre sue. co'>>e : « PcjI v di Cl^-opatias lus- (>L) Rolt^ Alb'rt.inoj Si di- suriosa. » Il verso fu malwhttudal sciolgono a tiUtili rei viziiAn ^enso Tasso, che non dice vidi, o le due similf i Lailiii abruplus — Licito, dieresi di lussuriosa e di Cliiopa- Nel Convivio. E Purg., VI. irà; (forma dal genitivo greco), e {P) Libilo. Sparziano (in Cara- 1' accento sull' ultima ritraggono la cai ) : Si libet, licei. Aug.: Fiunt in sozzi regina. nobis conciipiscentice malce quando 22. (l.) jReo : di guerra. — Com- id quod non licet, libet. batiao: combattè.