Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/193

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CANTO VII. 71 9. Qui vid'io gente, più ch'altrove, troppa, E d'una parte e d'altra, con grand' urli Voltando pesi per forza di poppa. 10. Percotevansi incontro: e poscia pur lì Si rivolgea ciascun, voltando a retro. Gridando : - Perchè tieni ? - e : - Perchè buuli ? - 11. Così tornavan per lo cerchio tetro, Da ogni mano, all' opposito punto, Gridandosi anche loro ontoso metro. 12. Poi si volgea ciascun, quand'era giunto Per lo suo mezzo cerchio, all'altra giostra. Ed io, ch'avea lo cor quasi compunto, 13. Dissi: — Maestro mio, or mi dimostra Che gente è questa; e se tutti fur cherci Questi chercuti alla sinistra nostra. — 14. Ed egli a me: — Tutti quanti fur guerci Sì della mente in la vita primaia, Che con misura nullo spendio férci. 15. Assai la voce lor chiaro l'abbaia Quando vengono ai duo punti del cerchio, Ove colpa contraria gli dispaia. 9. (L) D'ima pirte , prodighi. — che gli avari per pena opposta alia D'altra avAri — Popoa: ppttn. colpa, spingano più innanzi 11 sasso, (SD Volfando. JEn . I: M mi- e abbiananosì più travaglio, e ì pro- bnMubi-nlcei e %axa — Peii JEu. XI t dighi si sforzino di tenerlo mentr'é Torm»-n^o pondtirts ac'i. Orazio della in via dì sc^npare ; fa rimprovero ricchpzzd : A gen't poniUi{Sii., LI), contrario e più acuto. Ma può anco — Poppa. Inf , XII Dovevano dun- inrendersi che il prodigo dica all'a- que ro'ola rio carponi. varo: perche tenace anche in in- 40. (L) Pu,r lì: Iter l'appunto. — ferno? E l'avaro al prodigo il raf- Tient, tu prodigo? — Bitrfi? ; tu, fa^fio nintrario. avaro, R^iti? H (L) Anche: di nuovo — On- (SD Pur H. Fi rima con 6Mr/t, <oso; ingiu-ise parole, come nell'Arinsio a>ier de' rima eoa (SL) OnJo o. È nel Villani. — verde; e in D-nie (Inf XXX) non Metro, laf. ^ XIX : Rispoiilui a questo ci ha , con on'ia. — Bnrli. Burlare v.etro. nell'amico S^^n^se valeva gettare: iì iDAifra; a scontrarsi nel punto e boria nel Milanese vm'*> >uzzolare. opposto — Compunto: di pietà. Il greco moderno ha poSoXàw. l-* (F) Sinidra Gli avari a sinl- (F) Burli. Gli av^ri: pt^rch^ stri. Seraore a sinistra il pesrgio. tieni quel sasso, e non lo spingi o 44 (L) Jfi ; al moni". — Con. .chi lasci ire più presto, tu ehe si po^o troppo ctiì poco. — Férci: ci fecero, sapesti tener le ricchezze?! prodighi: (SL) Guerci. ,Buc. , I : Mens... Perché getti innanzi e non ritieni Iceva. — Spendio- E nel Sacchetti, quel sasso , tu che afferrasti l' oro 15. (L) Dispaia : tornano a girare con mano si ferma ? Supponendo e a rincontrarsi all'altro cerchio.