Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/230

Da Wikisource.

104 INPERNO 10. Subitamente questo suono uscio D'una dell'arche. Però m'accostai, Temendo, un poco più al duca mio. 11. Ed ei mi disse: — A^olgiti: che fai? Vedi là Farinata, che s' è dritto : Dalla cintola in su tutto il vedrai. — 12. r aveva già il mio viso, nel suo, fitto; Ed ei s'ergea col petto e con la fronte, Com' avesse lo 'nferno in gran dispitto. 13. E l'animose man' del duca e pronte Mi pinser tra le sepolture a lui, Dicendo: — Le parole tue sien conte. — 14. Tosto eh' al pie della sua tomba fui, Guardommi un poco ; e poi quasi sdegnoso Mi dimandò : — Chi fur gli maggior' tui ? — 15. Io, eh' era d' ubbidir disideroso. Non gliel celai, ma tutto gliele apersi: Ond' ei levò le ciglia un poco in soso ; è riposto il dubbio pensiero di Dante gioiti G. Villani. Somiglia al Me- circa l'opportunità delle guerre ci- zenzio di Virgilio (^Ea., X): Manet vili (Vili.. V( 7P)). imperterritu< ille , Hosfem mugna- io ("L) Temendo. W Guelfo teme ni'num opperiem, et mole sun <t<it. un suon ginbelliao. E 11 Gliibellino li Tas'^o , di DiUtw : Quan^io intro- Farinata, che - Dinte an-or aruelfo duce qualcuno a parlare gli fa fare parla contro i Guelfi crudeli, è sce- quei ge<ti che sono <uoi voprii na di profoofla bellp/za (F) Eig'=,a. Arisi Efh.. IV: Il (F) Uicio. Is . XXiX 3. 4: Ja- magnanimo ama in o ani cos-a essere ciam contra te aagereni... Hamilia- mmite4o: uiù sotto Farinata é det- beri^, de terra loqueris ^ et de hwrio to magnanimo, che è raggiunto in audietur eloq'iium tuum ; et erit Virgili., degli eroi (Georg., IV; quan pylhonii de terra vox tua, .et /En., VI). de hunio efoqdum tuum mwixilibit. 13, (L) Piacer: spinsero. — Conte: Èn . Ili '• Gemitui lacrymabilii imo chiare e nobili. Audilur tu'Hulo, et vox reddita fer- (SD Animose. Georg., Ili : Ani' tur ad aure<(. mosum pectus. 41. (SD Farinata. Noa credeva (F) Conte. A' contemnoranel P immortalila : voluttuoso, intpmpe- parla Dini« asli antì'^hi Virgilio. rame "pI vitto. - Cintola Vite ss. (V. i Cm ì IFL V, VI. XII. XIV XV, PBidù: Si coprisse dalla cintoli in su. XVI . XV-I XVlll,XIX, XXI. Nel 12 'L) Viio : occhi. — Diritto: Xlll e n^i XX.II, noa cosi), dispetto *5 (L) So<o : su. (SD Fitto Mr\., XII : FigUque (SL) Soso. Fr. da Barberino : in virgine vultus. — Dispilio. L'usa Gioso. Leva gli occhi In segno d'a- il Petrarca (Son. 81) , e l' Ariosto mara ricordanza. (XXX) ; e dispetto In senso di disprC'