Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/269

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CANTO Xlll. 139 18. Ma digli obi tu fosti; sì che, in vece D'alcuna ammenda, tua fama rinfreschi Nel mondo su, dove tornar gli lece. — 19. E '1 tronco : — Sì, col dolce dir, m' adeschi Ch' i' non posso tacere. E voi non gravi Perch' io un poco a ragionar m'inveschi. 20. Io son colui che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo, e che le volsi, Serrando e disserrando, sì soavi, 21. Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi. Fede portai al glorioso ufizio. Tanto, eh' i' ne perdei lo sonno e i polsi. 22. La meretrice che mai dall'ospizio Di Cesare non torse gli occhi putti. Morte comune, e delle corti vizio, 23. Infiammò centra me gli animi tutti; E gì' infiammati infiammólr sì Augusto, Che i lieti onor' tornaro in tristi lutti. (SL) Averehbe. E nel Saccheili. <8. (L) Ammenda : del dolore a te fatto. — Rinfreschi: rinnovi in bene. — Gli lecf : può. i9. (L) Voi: a voi non sia grave che. 20. (L) Tenni : V aprivo al volere e al disvolere. — Soavi : dolcemente. (SL) Chiavi. Petr.: Dei mio cor, donna, l^una e l'altra chiave Aoete in mano. Par., XI: A cui, co n^' alla morte , La porta del piacer nesaun disserra. —■ Soavi. Inf., XIX: Soa- vemente spoie il carco. Oit.: Per la virtù... e massimamente per lo suo bello dittare.... fu litnto eccellente consigliere appo lo imperadore Fe~ deiigo, che per suo operamento e consiglio solo, quasi tutte le cose che erano, per lo imperarsi governavano. 21. (L) Tolsi: solo ebbi i suoi se- greti. — Sonno : prima la pace, poi la vita. (SL) Sonno: in Virgilio (.En. , IV) : al suicidio precedono vigilie af- fannose. — PoUi. Dante, Rime: Che fa da' polsi T anima partire. 22. (L) Lì: invidia — Cesare.* im- peratore. — Putii: sfacciati. (SL) Comune. .En., II: Trojae et patriae communis Ednny^. (F) Meretrice, Sen.. Phoen. : Simul isln vnindi condifor posnit Deuì, Oéiumalque regnum,^ Putti. Aug. Conf., IV : Meretrices cupidità- tes. Conv. : L% bocci meretrice di questi adulteri. Meretrice e cortigia- na sinonimi Questo aiuta a spiegare ìostrupo del VII dell'Inferno. L'in- vidia diabolica, cagione de' nostri mali, è stupro tentato contro la leg- ge di Dio. — Morte. L'invidia, me- retrice e morte comune, nel I del- l'Inferno muove dagli abissi la lupa (avarizia), la quale impedisce e uc- cide. Accusarono Pier delle Vigne i cortigiani dell' avere tradito 11 se- greto alla Chìesadi Koma. Oli.: Per lo comiglio di costui V imperadore ebbe sospetto Enrico suo primogenito, il quale elli avea latto re della Ma- gna, e temendo che non tradisce la corona , il mandò preso in Puglia , nel qual luogo il detto Enrico... alla sua vita impose fine, onde lo impe- radore molto addolorò, siccome elli mostra in qu^llache corhiìicia: « Mi- seticordia pii patris » E creden che per questo troiane cagione so- pra il detto Piero, che tlli medesimo a istanza del papa avesse fatta una lell'-ra contro a quella che lo impe- raiore avea fatta alli principi cri- stiani.... 23. (L) Tornavo : si volsero.