Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/287

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CANTO XIV. 155 44. Ed io ancor: — Maèstro, ove si truova Flegetonte e Letéo? che dell' un taci; E l'altro, di' che si fa d'està piova. — 45. — In tutte tue question', certo, mi piaci (Rispose): ma '1 loUor dell'acqua rossa Dovea ben solver l'una che tu faci. 46. Lete vedrai, ma fuor di questa fossa, Là dove vanno l'anime a lavarsi Quando la colpa pentuta è rimossa. — 47. Poi disse: — Ornai è tempo da scostarsi Dal hosco. Fa che di retro a me vegne. Li margini fan via, che non son arsi; E sopra loro ogni vapor si spegne. — •U. (L) Utéo : Lete. — Piova: la- grime del vecchio. (SL) Letéo. Armannino. Forse qui avrà oreso alla lettera il virgi- liano; LethaeufTique, domoi placidas qui praemtatf amnem (.Eq. Vi), — Piooa. PntT. : Piooonmi amare la- grime dal vi%o. 45. (L) Questioni domande. — J?oj- &a : di Fiegetonte : 1' hai vista. — Faci : fai. (SL) Roisa. Ma , VI : Flammis torrentibvs .... PMegelhon. Dovrebbe Gioaneo, nell.' Inferno cantato da un Cristiano, non parlare di Vulcano e di Giove : ma questi, al solilo, sono simboli a D.inte. Non è da imitarlo in cotesto, né da con- dannamelo : bensì da lodare lo zelo severo ond'egli accende Virgilio con- tro gli empii, e il dipingerli dispettosi e rabbiosi ; notando cbe il loro di- sdegno contro la verità è affeiiazio- ne, e uni specie d'ipocrisia. Il che concludesi nella potente parola: pO' co par che H pregi. 46. (L) Vedrai , In Purgatorio. — Penluta'. espiata dal pentire. (SL) Lavarsi. Purg.XXXIll.— Penlxila : passivo : come ^oipxralo e lagrimato, eh' hanno origine da ver- bi neutri. 47. (L) Vegn».: tu venga. — Non : il fumo che cade é vinto dall'umor del ruscello. (SL) Fan. Modo Virgiliano. — Spegne. iEn.,V: Restinctus... vapor. L3 due slmilitndlni storiche di Ca- tone e d'Alessandro nella elocuzione son meno felici chela terza del Bu- licame; migliore, perché più schietta. La descrizione dell' Ida, e la que- stione proposta da ultimo , men fe- lici che la pittura del vecchio, stil- lante lagrime ree e punitrici de'rei. Perchè, anco gì' ingegni capaci d'i- spirazione, sono, secondo il concetto, più meno valentemente ispirati.