Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/295

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CANTO XV. 161 4. A tale imagine eran fatti quelli ; Tuttoché De sì alti né sì grossi, Qual che si fosse, lo maestro fèlli. 5. Già erav4rQ dalla selva'rimossi Tanto, ch'i' non avrei visto dov'era Perch'io indietro rivolto mi fossi: G, Quando incontrammo d'anime una schiera Che venia lungo l'argine; e ciascuna Ci riguardava, come suol da sera 7. Guardar l'un l'altro sotto nuova luna; E sì vèr noi aguzzavan le ciglia Come vecchio sartor fa nella cruna. 8. Così adocchiato da cotal famiglia, Fui conosciuto da un, che mi prese Per lo lembo, e gridò: — Qual maraviglia! — 9. Ed io, quando '1 suo braccio a me distese, Ficcai gli occhi per lo cotto aspetto, Sì che 'i viso abbruciato non difese 10. La conoscenza sua al mio 'ntelletto; E, chinando la mano alla sua faccia. Risposi: — Siete voi qui, ser Brunetto? — 4. (L) Qudli: argrinl. — Maestro. (SL) Cotto. Georg. I: Glebas... Costruiforc. — Fèlti: li fecf coqua' maturis solibui aestas. — Di- (òL) Maestro inf , XXXI; A /ese Novell : Atea difeso sotto pena cinger lui. qual Qìie tosse il m testro del cuore , che ninno tornasse- Nel Non so .. Ili (deild porta) : Fccerni senso di interdisie., JEa. , X: Hunc la diana Potes'ale. de,ende lurorem. È rioiasio ai Fran- 5. (L) Era: la selva. — Per eh : cesi. per quariio. 10 (SL) Brunetto. Pelli , pag. 65, 6. (SL) S&ra. Ma., VI : Ibmt oli- 66. Maestio di D^nte , dice l'Aooni- scuri sola sub nocte per umbram... riio ,- in certa parte ài scienza mo- Quale per xncerlatn lunam sub luce vale ; al dir del Boccaccio, nella /E- MiaUgni. EU iter. - Attno inique per lowfia naturale: nato alla Lastra uynbram Obscuram , qualeti primo nel 1220, visse guelfo, e fu da Kl- qui SUI gei e nume Aut i^tdet awt vi- renze esiliato , chi dice per fallo di disse puf.at per nubita lunam Ovid. scrittura pubblica eli' e' non volle Mrtt , IV: Quam simul agnorunlin- correggere poi, chi per fallo mag« ter caligini^ umbrai. giore. Autorevole cittadino, gioviale, 7. (L) Cruna: d'ago per infilare modesto: mondano lo chiama Gio- ii re e vanni VillHr»i , ma gran filosofo e,.. 8 (L^ Lembo. L'argine er'alto. — somiho mae Irò in reitorica... e in Qual ! Tu qui? digrossare i FtOrenUni e larli scorti (SL) F ciniglia. Inf., IV : Filo- in bene pattare e in sapere .. reg- sofica famiglia. gore la repubblica. iFilipiJO lo dice 9 (L) Cotto : arso. — Difese : iracondo. Il Poeta lo colloca tra i vietò. soddomiti, sebbene non sia del La- Dante. Inferno, . ^ 11