Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/423

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CANTO XXV. 287 31. Egli il serpente, e quei lui riguardava. L* un per la piaga, e l' altro per la bocca, Fummava forte ; e il fummo s' incontrava. 32. Taccia Lucano ornai là dove tocca Del misero Sabello, e di Nasidio ; E attenda a udir quel eh' or si scocca. 33. Taccia di Cadmo e d' Aretusa Ovidio : Che, se quello 'u serpente, e quella in fonte Converte poetando, i' non lo invidio : 34. Che duo nature mai a fronte a fronte Non trasmutò sì eh' amendue le forme A cambiar Jor materie fosser pronte. 35. Insieme si risposero a tai norme, Che il serpente la coda in forca fesse, E '1 feruto ristrinse insieme l'orme. 36. Le gambe con le cosce seco stesse S' appiccar sì che 'n poco la giuntura Non facea segno alcun che si paresse, 37. Togliea la coda fessa la figura Che si perdeva là : e la sua pelle Si facea molle; e quella di là, dura. (IX) è un avvelenamento sonnifero di serpente. 31. (F) Fummavan. Forse a deno- tare là caligine in cui s'avvolgono l ladri. Lucan.. IX : Traclique via fil- mante Chelyiri. 3-2. (L) Scocca : esprime. (SL) Sabdlo. Lucan., IX : Mise- rique incrure Sxbelli Seps stetitexi- gnus, quem fixo dente tenacem... Parla dell'esercito di Catone ne' de- serti di Libia : quivi morì anche Nasi- dio Sabello mori sfatto. Nasidio enfia- lo. — Scocca Purg., XXV : L'arco del dir. Qui denota la novità della cosa, che deve pungere con gli strali à'am- mirazione. Par., It. - Arios. , XXX, 69 : Il pennero ha differente Tatto da quel che fuor la hngua scocca. 33. (SL) Concerte. Dr^l canto di Si- leno, Virgilio: Tum Phaelontiadas mu^co circumdat amarae Corticii , aiqne solo proeerat erigit alnos (Buo. Vi). 3i. Forme, L'uomo divien serpe . il serpp uomo. (F) Nature. Già s' intende che forma nel linguaggio scolastico non signitlca 1' esteriore contorno e ri- lievo e apparenza de' corpi, ma l' in- tima sostanza che fa essere gli og- getti materiali e gli oggetti spirituali ciascheduno nella sua specie, quello appunto eh' egli è Intende dunqui il Poeta : nelle trasformazioni can- tate da altri, l'una forma, pt| esem- pio l'anima vivente dell'uomo, pren- de !a materia d'animale di pianta: ma qui la forma dei serpente piglia il corpo dell'uomo, e a vicenda la forma dell'uomo piglia il corpo della serpe. Cotesto baratto subitano.cote- sta confusione dalla quale riesce un distacco sì nuovo , é la terribilità del mirabile ciie qui vuoisi notare. 33. (L) Risposero: corrisposero, — Orme: piedi (SL) Orme. Mn. , V : Vestigia primi Albo pedis. 36. (L) Si pareise: apparisse. (SL) Giuntura. Ov. Met. , IV: Commissaque in unum Paullatim te' reti sinuantur acumine crura. 37. (L) Togliea : la coda prendeva