Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/448

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312 INFERNO 12. Ed io, che avea già pronta la risposta, Senz' indugio a parlare incominciai : — anima che se' laggiù nascosta, 13. Romagna tua non è, e non fu mai, Senza guerra ne' cuor' de' suoi tiranni ; Ma palese nessuna or ven' lasciai. 14. Ravenna sta come stata è molt' anni; L' aquila da Polenta la si cova, Si che Cervia ricuopre co' suoi vanni. 15. La terra che fé' già la lunga pruova, E di Franceschi sanguinoso mucchio, Sotto le branche verdi si ritruova. 16. E '1 Mastin vecchio e '1 nuovo da Verrucchio, Che lecer di Montagna il mal governo. Là dove soglion, faa de' denti succhio. 17. Le città di Lamone e di Santerno Conduce il leoncel dal nido bianco, Che muta parte dalla state al verno. 13. (L) Tiranni : e' la bramano sempre. (F) Tt'Ottrti Jpr , VI . 28 : 0- wwe« isti piini:ipe< aeclinunte^, a)ii- bulunte'i ii'iuuuienie'; aes ti lenum: univei>i tO'-ripii ^unt. U. (»Li [Aqxila. Tì-j-boschl, Sfrr. ]pil , i V, I ili. e. 11 , l'^ff. 43 ] — Cervia D ■"'ii luijil a da R-vemin. 45 <L) Terra...: Forlì. — Bi anche : del honr. (SL T rra. Forlì sostenne l'as- SPdiO di Un òiiim ri.ruto I HolopOesi e le amii poìiiiticie ; è sol o k" Or- delòffi SU' cessoli di Al^inaidt», 'l'e avevan per Mime un leoiKino v^ide, dal mezzo in su d'i.io, in giù '<n tre iisie veidi e '"^ d'oio — [L* pruova. Aìitoìtio, Che per amor per- de la grau ventai a II Pelraica ria altri esempi d'Hrtiooli in questo sen- so : Milziade che il gran giogo n Gre' eia tolse.] — Fnmce chi p» r Fran- cesi, anco in prosa —iliucc/iio, ^En., VI : Super confusae stragis ucervum. - X: Ingentes Rulnlorum linquis acervo i.... 16 (L) JLtt....: Rìminì e altre terre suddite. — Succhio : per Istrazìare. (8L) Mastin. Questa famiglia si- gnoreggiò gran parte della Marca, e da Verruc'hio fu della, castello che Riruinì rttii ó a M-ilaiesta parTe del vecchio Mastino. Qiifcsti nel 1275 co' Bulonne.vsl , Parmigiani, Modenesi, Hfggiani, Ferraresi .sconfl-i^je que'di Funi e ni Faenza: nel 1288 fu cac- cialo di Rimini : quindi, aiutato dalle armi i ontitlcie, r ebbe la signoria. — Governo. Peir. Tr. della Fama. II: Chi oe' no tri duci .. lece H vial go- verrto — Succhio. Sacc. : Fece un foro con un succhio in quel viuro. n. iL) Città: Faenza presso il hu- me L;'m.i e e In ola presso il San- terno. — PaWe .* t>ariito. In Toscana, eh' è a me/-/0 iì, guelfo; in Romagna, eh' é a iramontana, ghibellino. (SL) L^-oncel. Forse leoncel e nido per Ispregio. Il leone in campo bianco era Tarme di Mainardo Pa- gani di Susìnana, soprannominalo il Diavolo, uomo accoriissmo, nemico dei pastori di santa Chiesa; Guelfo in Tuscana^ Ghibellino in Romagna, come lo fa un del trecento ; nobile, bello, forte, audace, al dire di Ben- venuto iraolese. Fu in varli tempi signore d' Imola, di Cesena , di Fa- enza (ove nel 1290 succedette a Man*