Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/493

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CANTO XXX. 357 49. E fa ragion eh' i' ti sia sempre allato, Se più avvien che fortuna t' accoglia Dove sien genti in simigliante piato: Che voler ciò udire è bassa voglia. — volta anco a' grandi scrittori ; se- dove si sminuisce la colpa. nonché rare in essi. 49. (L) Fa ragion : pensa. — Ac- (F) Lava. S. Ambr. : Per pu~ coglia : co\gSi. -0^3^^^**" A modo di slmilituiine av te due comparazioni lunghe mollo, deilotte da Ovidio. Nelle altre due Gmliclie gli a-Cf^nni mitologi'Vi son più brevi, più difTtisi i geogr:^fici e gli astrono- mici li dotto si fa più maturo. Le similitudini del tisico che boci'.heg- gia, della mano che fuma, del liuto, del tamburo, comoen^ano le due primp ; ma cedono alla psicologica dell' uomo chp sogna. La regina Mirra, che, come porco rabbioso ( in Inferno staranno i re come porci) eh' esce dei porcile, s' avventa a Capocchio scimmia , é per vero fantasia strana. F' rse vo- leva il Poeta simboleggiare la trista uguaglianza che la viltà della colpa mette tra gli uomini e il rabbioso mordersi tra loro che fanno gli uo- mini falsi Tra regina M'rra e falsa (che. rammenta la regina Pasifae falsa vacca, imbeitiataiii nelle imbe- stiate schegge ), tra Mirra resina e la moglie del cortigiano Putifarre , troviamo un fiorentino che, falsando un testamento e regalando sé stesso dp| lascito d'una cavalla, si fa beffe de'vivì e de' morti. Poi abbiamo un falsator di moneti ; é qni rammen- tato il fiorino, che r-toma due volte nel Paradiso dove il signore di Ra- sciii falsa il zecchino veneziano. I rus'elletti del Casentino, che ispira- rarono e consolarono 1' esule , non gli avranno, con la loro freschezza, alleviala Ja sete della patria; ma l'i- m^gine loro é tormento a maestro Adamo in inferno. Queste due terzi- ne valgono per tutto il Canto. Ma il d alogo nel quale i due falsi-di iire- scla e di Troia si percuotono con le memorie più che co' pugni, e gli ol- iraLgzì dell'uno asuzzano a nuovi oltraggi la stizza dell'altro e i frizzi vengono sempre d'una e d'altra parte crescendo è con dotto con ar- te, e rende più morale la chiusa del Canto. Virgilio, che altrove a Dmfe muove rimproveri senza sdegno , qui si adira del suo compiacersi nella baruffa de' vi'i.