Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/525

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CANTO xx;?tiii. 389 OATVTO XXXIII. ARGOMENTO. Ugolino gli narra della sua morte. Dalla verità viene al canto la mng giove bellezza. Un fatto de' tempi , colle- gato alle vicende de'la patria sua, delle quali anch' egli era vittima , ispirò degnamente il Poeta. U altra 'parte del Canto non è men bella. Il diavolo che s'incarna nel traditore la cui anima cade vioa nelV Inferno ^ è inven- zione fondata sulle seguenti sentenze citate da Pietro, Descendant in internura viveates (Psa^., LIV, l5);Tradore hujusmodi satana? {Ad Corinth. , 1 , V, 5); Nomen habes, quod vivas, et mortuns es [Apoc.., Ili, 1); Anania cur ten- tavit sattnas cor tuum...? {Act. A post, V. 3); Cam diabo- lus jam misisset in cor , ut tra leret eum Judas Simonis Iscariot?e.... Post bueeellam, introivit in eum satanas (Joan, Xlll, 2, 27); Peccato moritur anima, di>jung"itur a Deo et jungitur diabolo (Decret.). In senso contrario; Jam non ego: vivit vero in me Christus {Ed Gal., I[, 20). Nota le terzine 1, 3, 4, 7 ; 9 alla 26 ; 28, 31, 33, 3i, 35, 38, 39, 12 ; 44 alla 49, con rullima. 1. Lia bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a' capelli Del capo, ch'egli avea diretro guasto; 2. Poi cominciò : — Tu vuoi eh' i' rinnovelli Disperato dolor, che '1 cuor mi preme Già pur pensando, pria eh' i' ne favelli. 1. (SD Bocca Stat., IX: O'-e le- sua figlia, il qa-lese n'era fatto sl- nerit ho4ile caput. — SiìUe'ò. Lu- grio'-e, e si l'Ose in luogo di lui. Ab- can , VI : Haec ubi mia, cnimt. ipii- biamo una canzone din dìi.inge il manliaque ora le'hivit — Fipra .-)ia- malo siato di fisa sotio il suo leg- raraesca, ri ano ^ueiro, a accora o leryii lacrijrtéis (ineo., ia) inienae con l'arcivescovo Kuggieri, cacciò a della boca che aveva addentato il tradimento di Pisa, Wino de' Vi- capo nemico, sconti di Gallura, llgliuolo d'una 2. (L) Pur: s