Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/59

Da Wikisource.

rime. LI_ sie infonde spiriti sempre nuovi, di numero inescogitabile. In siffatta poesia, 1' Amore è il signore de' cuori gentili, ma tale che, a pensare 1' essenza sua, mette orrore: e pure egli è allegro, e tiene i cuori nelle mani, e tra le braccia vaghe donne dormenti, e sale al cielo. E or lamenta sopra r imagine morta di bella donna; ora veste da pellegrino, quasi signore caduto dal regno, e viene a fronte bassa per via, e sparisce nell'atto che si comunica all'amante e s'in- carna in esso ; e or va con rime amorose, quasi compagno orrevole, e le presenta alla leggiadra donna; e ora è l'es- senza del cor gentile , come la ragione è 1' essenza dell' a- nima razionale ; or vaga donna lo porta negli occhi, or egli precede allegro il venire di lei: ora cinge gli occhi dell' amante di corona di martiri, ora tramortisce egli stesso nell'anima innamorata. Dalle Intelligenze celesti, dai sen- timenti tutti, dalle poesie stesse , fatte persone , traggonsi idoli nuovi che popolano il pensiero : creature lievi che ap- pariscono e si dileguano, e sott' altro colore ritornano; e con la stessa brevità dell'apparizione e coli' agitarsi fre- quente ravvivano e tengon desti gli sguardi. In questi sot- tili e quasi sfumati disegni si riconosce di quando in quando la mano che doveva architettare le bolge ferrigne , e scol- pir le pareti del sacro monte, e colorire talvolta con sì pura trasparenza gli armoniosi splendori del paradiso. Né certamente l' Italia ha poeta che tanto volo lasciasse alla fantasia, né poeta che con più forti freni sapesse la fan- tasia moderare. Ed erano tempi di poesia viva quelli, poe- sia schietta e severa, pensosa e fremente di gioventù ; poe- sia fondata nelle istituzioni, fusa ne' monumenti dell'arte, dalle credenze sublimata, rinfrescata dalla libertà; rac- chiusa, come in germe fiorente , nel giovane e gentile lin- guaggio ; negli amori corrente , corrente nell' ire ; abbeve- rata di lagrime, inebriata di sangue. E veramente, se la varietà, se la novità delle cose ve- dute, operate e sofferte è potente a levare a nuovi e varii concetti l'ingegno; non poteva non essere di poesia pieno quel secolo, di si varii avvenimenti distinto. AH' Italia tutte allora le genti d'Europa e le note parti del mondo porta- rono tributo di tirannidi e di consuetudini, di poesia e di misfatti. Un Francese che semina tradimenti e violenza per raccogliere tradimento ed infamia ; che dal meridionale giar- dino d' Italia distende 1' ugno alla penisola intera, e rin- viene città non poche che si offrono spontanea preda: un Castigliano che aspira alla corona di Sardegna, e diventa, a dispetto di cardinali e di baroni, senatore di Roma, e caccia in esilio illustri cittadini, e saccheggia i luoghi sa- cri : Spagnuoli e Tedeschi che per Siena combattono con-