Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/61

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Ltn s NUOVO AMORE. Dopo quella passione sì pura e sì calda, farà maraviglia vedere da altri amori occupata l'anima di Dante Allighieri. Quali discolpe l'infelice uomo avrebbe potuto addurne, io non cerco : ma certo è che la memoria di Beatrice non la- sciò mai di sedergli in cima alla mente, spiritua'e così che lasciando il cuore quasi libero, confortava di so l'intelletto- Sul primo fiore degli anni egli aveva trovata una donna che rispondeva alla forma di perfezione concetta nella se- vera sua m^te: e questa donna gli sarà forse giovata a meglio delineare e stamj)are essa forma. Le cose belle del mondo, contemplate daUJanima, sono ad essa occasioni di abbelfre o deturpar sé medesima, non cagioni. Raccogliendo in questa vergine diletta quanto di gentile e di grande gli presentavano le memorie de' tempi andati e la dottrina dei libri, e gli spettacoli dell'arte nuova e della sempre rina- scente natura; e aggiungendo del proprio le ricchezze del- l'affetto, egli se n'era formato un idolo al quale prestare il suo culto. Meglio era certamente prestarlo ad altro che a bellezza fugace; ma certo è altresì che fra gli amori umani nessuno è poggiato tant'alto. Sotto a quest'altezza altri amori si vennero poi collocando : ma la fiaccola accesa in sommo alla mente non spensero mai. Alcuna cosa bisogna, in casi tali , condonare (non dico perdonare) all' imaginazione , al- cuna al cuore, alcuna all'orgoglio (conciliatore facile degli amori men degni); poi pensare alla cura con che gii amo- rosi adetti erano, quasi a sempre presente antidoto dell'odio (inefficace antidoto e sovente stimolo), accarezzati; molto finalmente alle pericolone varietà della incerta ed errante sua vita. Sopra ogni cosa, quel fomentare con istudio tanto sollecito, e quasi stillar, l'amore, e farne scienza e profes- sione, doveva di piaghe perpetue essere cauterio perenne. Dalla morte di Beatrice y)Oco più d'un anno era corso, e già un nuovo amore s' insinuava furtivo nell' anima del