Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/66

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LVIII NUOVO AMORE. r imagine della morte faceva l'amor della patria piii santo e più doloroso. La bellezza appunto, che pare al volgo de- gli uomini sì lieta cosa; la bellezza , cosi posseduta come perduta, è all'anime sorgente di desiderii forti affannosi, e d'arcani terrori, e di penetranti rimorsi, e di acute me- stissime rimembranze. Oh come bene s'affratellano la bel- lezza e il dolore! Indotto dai congiunti e dagli amici, forse desideroso egli stesso di trovar posa nel porto dell' affetto legittimo alle lunghe tempeste e a' brevi «terribili riposi dell'altro amore, il Poeta delibera di farsi marito. Ma intanto che Dante Allighieri all'onor del suo letto assumeva la congiunta di Corso Donati, quale sarà stato il cuore della giovane donna che aveva tanta pietà dimostrata di lui, che impallidiva alla vista del suo dolore ì Questa pietosa , della qual Dante ci tacque il nome, avrebbe forse meglio intesa l'anima sua, che la Gemma, e meglio iorse che Beatrice stessa. E quando il giovane devoto a Beatrice estinta, per iscrupolo di do- lore causò di mirare al jiallore di lei, chi sa quant'ella sof- friva nel silenzio dell' anima? E quando le sarà giunta la novella delle nozze di Dante, e avrà veduto l'affarcen darsi degli amici e la gioja delle due case e sentita la solennità dei conviti, chi mi sa' dire quale affetto su lei prevalesse, se dispetto o invidia , o quel mansueto dolore eh' è in aonna non meno profondo del dolor disperato? E chi ci vieta ima- ginarla accompagnante sempre con le rimembranze pie, co' taciti augurii, colle umili preghiere, la vita dello sven- turato cittadino, dell'esule celebrato ? Chi ci vieta imaginare il pensiero di lei che lo segue e quando e' varcava gli Apen- nini e quando le Alpi , e quando per le città dì Toscana pellegrinava, intorno a Firenze volgendosi come uccello intorno al nido conteso; e quando il Friuli lo accoglieva e quando Padova e quando Verona: e quando le stanche ossa posavaxio dai travagliosi errori in Ravenna? Egli è dolce pensare, fra lo strepito delle armi e i tormenti dell' odio e le tetre speranze della vendetta, fra le vergogne dell'esilio e le strette della povertà, pensare il cuor d'una donna che, misero anch'esso, i vostri dolori indovina, che con l'ima- ginazione dell'amore li esagera, quasi innamorata del tor- mentarsi. E chi sa che, in quelle ore che l'anima corre, come in rifugio fidato, nelle memorie degli anni più giovani chi sa che a Dante stesso non tornasse alla mente in atto d'amore il turbamento della nobile giovanotta? E l'infelice uomo in rincontrando qualche suo cittadino, dopo interro- gatolo della famiglia, de' figliucli, della patria, avrà forse domandato se quella pietosa fosse ancora viva ; e sognando il ritorno, avrà sperato di rivederla, e poi temuto di paì'ere