Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/82

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LXXIV GUELFI E GHIBELLINI. Luigi XI che la fiaccasse, o un Luigi XIV che la vilipen- desse, un Napoleone che la finisse di disfare ricreandola. Io non son qui per vantare i benefìzi resi da' Guelfi all'Ita- lia: anch'io ne so tutti i danni, ne so le vergogne, e le piango: ma dico che i Guelfi sono T Italia, che l'Italia cri- stiana è, per essenza sua, nazione popolana. Pensano: l'Italia ghibellina si sarebbe a poco a poco composta in unità di fortissimo regno; nazione, non gente; società, non armento. Altri potrebbe recare in dubbio se gli Svevi o altra forza di re potesse tutta comporre in vo- lontaria soggezione l'Italia; se la soggezione forzata po- tesse a lungo durare in tanto concitamento di popoli, in tanta cupidigia di principi forestieri. Ma poniamo l'unità del dominio: bastava ella forse a felicitare l'italiana fami- glia? Una era pure sotto i Romani la Grecia, una la Gre- cia sotto i Turchi, una l'Italia sotto i Cesari, sotto Napo- leone. Il regno d'un solo risuscita o rinsanica i popoli, non perchè d'un solo ma perchè buono: or chi mi guarentisce la bontà degli Svevi V Par fatale all'Italia che ogni sorta di gioie e di sventu- re, di libertà e di tirannide, d'orrori e di gentilezza, do- vesse nella storia di lei rinvenire un esempio. Aristocrazie sacerdotali, militari, senatorie, mercatanti, natie, forestiere, non ben forestiere e non bene natie; aristocrazie pacifiche, bellicose, invaditrici, prete ggitrici, castellane, cittadine, con- sentite da' popoli, da' popoli combattute. Democr.:zie aristocra- tiche e plebee, parche e lussurianti, selvagge e gentili ; giuoco dei re, ai re tremende; viventi d'industria, di commercio, di rapina; con armi proprie, con mercenarie; con propri, con stranieri magistrati; potenti d'astuzia, potenti di lingua; vivaci e conscie di sé fino all'ultimo, o morenti in obli- viosa agonia. Regni e brevi e lunghissimi, alternati a reg- gimento popolare o a usurpazione straniera; invocanti l'usur- pazione, o ad essa ricalcitranti, e poi confederati con essa. Bandi, esilii, confische, saccheggi, rapine, supplizii; discor- die italiane con nomi stranieri, discordie straniere sotto colore d'interessi italiani; giuochi inaspettati dell'arte, del valore, del tradimento : e, le questioni dilatandosi in importan- za, restringersi il numero di coloro che prendevano parte a di- batterle; le moltitudini stanche degli odii, della libertà, della gloria, delle sventure, sdraiarsi in disperata i)ace, e non si riscuotere a quando a quando, se non per sentire lo stre- pito e il peso delle catene. Dov'è la nazione a cui la Prov- videnza abbia data tanta varietà di dolori V La storia d'Ita- lia ora simile all'Inferno, ora al Purgatorio, ora al Para- diso di Dante, ora allo caste leggiadrie del Petrarca, or agli animosi capricci di Lodovicc^ ora a un desolato periodo