Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/89

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DOTTRINE rOLlTICHK BI DANTE. LXXXI pascere le voraci sue voglio; l'avaro accumula materia e tentazione ai vizii del prodigo. In bene ordinata repubblica non si conosce ne prodigalità né avarizia; ma gli animi, contenti del poco, ogni soverchio consacrano ad utile e onor del comune: ne' popoli depravati sorgono insieme, e insie- me si tormentano e si burlano e si corrompono e si divo- rano prodighi e avari. E nella medesima person-i i due vi- zii talvolta miserabilmente s'alternano, ridevolmente s' ac- e tanto a lui parevano questi due vizii gemelli. E di qui me- glio intendesi come Dante chiami i più tristi de' concitta- dini suoi, gente avara; e poi le disoneste magnificenze ne pianga, e fé squisite lussurie. Gli era a' suoi occhi un me- desimo male sotto faccia diversa. Così alla smodata cupi- digia degli averi i danni d'Italia imputando, e alle ricchez- ze negando potere di crear libertà, e dimostrando quello essere delle preminenze sociali infedel fondamento, deduceva Dante dal seno delle morali le sue civili dottrine, e la mo- rale verità con le sentenze d' Orazio e di Giovenale e di Se- neca e della Bibbia convalidava. Maledette chiama nel Convivio il Poeta lo ricchezze, o nella Commedia maledetta lupa l'avarizia, e, con Virgilio, sacra, cioè maledetta, la fame dell'oro, e Pluto lupo malo- detto, e maledetto il fiorino coniato dalla sua patria; e alle ricchezze egli imputa fare gli uomini odiosi o per in- vidia ch'altri porta al ricco, o per desiderio di que'beni miseri. Or se la ricchezza partorisce odio, da essa è sciolto il vincolo delle repubbliche, dico, l'amore; ed è tolto delle repubbliche il sostegno, vo'dire, il coraggio; perchè ta gli uomini vili e a ogni muovere di foglia tremanti. E qui cita i tre versi di Lucano che spirano la sapienza delle cristiane dottrine circa la sicurezza beata e libera della innocente povertà : . . . . vitic tuta facili tas Pauperis, angusliqiie lares, et miniera nondum Iiiteilecta Deùm ì A* quali versi mirabili accenna nel Paradiso,, laddove gli accade di esaltare la povertà di Francesco d'Assisi. Fran- cesco egli riguarda come inviato dalla Provvidenza che go- verna il mondo con quel consiglio che è inscrutabile ad oc- chio di creatura, inviato acciocché la spoia ritornasse al suo Diletto die l'ha sposata col sangue. E, raccontate le