Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/452

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   442 p u r g a t o r i o   x i x. [v. 1-15]

alcuno di quelli spiriti che vi trovò, et incominciasi quive: O eletti da Dio ec. La prima, che serà la prima lezione, si divide in cinque parti: imperò che prima descrive lo tempo, et una femina che li apparve ne la sua visione; ne la seconda descrive quil1 che quello facea, e come un’altra n’apparia che confondea la prima, et incomincia quive: Poi ch’ella avea ec.; ne la tersa finge come, volto a Virgilio è sollicitato da lui del montare2, e come l’angiulo l’assolve del peccato dell’accidia, e mostra la via da montare al quinto girone, et incomincia quive: Io volsi li occhi ec.; ne la quarta finge come, andando pensoso, Virgilio lo dimanda quel ch’elli à, e come el manifesta, lo conforta e come3 Virgilio, quive: Che ài che par ec.; ne la quinta finge come, confortato sallitte al quinto girone, e quello che quive uditte cantare, et incomincia quive: Quale il falcon ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo co l’esposizione litterale, allegorica e morale.

C. XIX — v. 1-15. In questi cinque ternari lo nostro autore finge come quive4 s’addormentò, come ditto è nel precedente canto ne la fine, elli ebbe una visione la quale descrive ora; e prima descrive lo tempo, quando ebbe questo sogno, dicendo così: Ne l’ora che; cioè ne la quale, non può ’l calor diurno; cioè lo caldo che cagiona lo Sole lo di’ co la reflessione dei suoi raggi: lo Sole scalda co la reverberazione che fa coi suoi raggi, Intepidar; cioè fare tepido e scaldare, più il freddo de la Luna: la Luna non è fredda in sè; ma è effettiva di freddo coi raggi del Sole che percuotono in essa, et ella li riflette giuso; e la reflessione che viene di su giù cagiona freddo, come quella che è di giù su cagiona caldo, e però la Luna la notte raffredda l’aire e la terra, e lo Sole la mattina incomincia a scaldare l’aire e la terra in tanto, che caccia via la freddura infine, a tersa, e poi scalda infine a la sera, sicchè rimane caldo l’aire e la terra infine a mezza notte; ben che la freddessa de la Luna tutta via manchi ’l caldo et induca lo freddo, sicchè passata mezza notte, cacciato via lo caldo, incomincia lo freddo, e quanto più s’approssima a la mattina più crescie5 lo freddo e ’l caldo nol può intepidare; sicchè a punto vuole dire nell’ora de la mattina presso all’alba, Vinto da Terra; s’intende del caldo: imperò che la terra di sua natura è fredda e secca; sicchè, passata mezza notte, mette fuora la sua freddezza et aiuta la freddezza de la Luna; e così è vinto lo caldo de la freddura de la Luna per l’aiuto de la terra, o talor da Saturno: Saturno è lo più alto pianeto che sia in cielo et è effettivo

  1. C. M. quello
  2. C. M. del montare al quinto girone, et incomincia
  3. C. M. liel manifesta, e come lo conforta Virgilio,
  4. C. M. come quando s’addormentò,
  5. cresce