Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/47

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che il terso, e lo terso che il secondo, e lo secondo che il primo; et in questo luogo fìnge che stiano li negligenti che ànno indugiato la loro penitenzia infine a la fine, per cagione 1 de la morte accidentale che li à prevenuti; e di questi tratta nel v canto della presente cantica, e finge che vi stiano tanto tempo, quanto sono stati negligenti. Oltra questo finge che sia lo quinto luogo del monte, dove si monta anco con minor fatica che nel quarto; et in questo luogo finge che stiano li negligenti che ànno indugiato la loro penitenzia per l’occupazione de li studi de le scienzie, e de le occupazioni dell’arme od altre occupazioni, ne le quali ànno finita la loro vita per cagione de le cose familliari, vissuti civilmente infine all’ultimo; e di questi tratta nel vi canto de la presente cantica, e fìnge che vi stiano tanto tempo similmente, quanto ànno indugiato la loro penitenzia. E poi finge che sia lo sesto luogo del monte, e quive anco si monta con minore fatica che nel quinto; et in questo luogo finge che stiano li negligenti che sono stati nel mondo, alcuno tempo, ovvero infine a la fine, a venire a la penitenzia per l’occupazione de la signoria, e del reggimento de la republica esercitati ne le virtù politiche; e di questi tratta nel vii et viii canto di questa cantica, e finge che vi stiano tanto tempo, quanto sono stati negligenti nel mondo a venire a lo stato de la penitenzia. Et è da notare che l’autore finge che tutti possano andare infine al purgatorio sì, che a niuno è vietato andare infine quive; ma tutti si tornano al luogo suo, infine che ànno compiuto la sua penitenzia de la negligenzia de l’aspettare; e chi avesse peccato in tutte le 6 specie dette di sopra, in ogni luogo de’ detti 6 luoghi sta tanto, che sia purgato quel grado di negligenzia. E questo si dè intendere secondo la fìzione de l’autore; et allegoricamente si dè intendere di quelli del mondo, che tanto di tempo perdeno, quanto stanno negligenti a tornare a la penitenzia; e li scomunicati per ogni uno, 30: imperò che perdono, mentre che stanno scomunicati, lo merito de la santa chiesa che è valevile per virtù del sangue di Cristo venduto 30 denari, che no ne partecipano mentre che stanno scomunicati. Et oltra questo pone lo vii luogo, ove finge esser coloro che sono purgati de la negligenzia loro venuta per le dette cagioni; la quale negligenzia finge l’autore che si purghi solamente col tempo e coll’aspettare; e poi quive s’assolveno da la colpa et entrano per la porta del purgatorio a purgare la colpa loro delli altri peccati commessi nel mondo co la pena, mandati dentro per l’angiulo 2 che finge che vi stia a guardia, e di questo tratta ne lo ottavo canto della presente cantica. E però

  1. C. M. per cagione d’occupazioni de l’arme e d’altre occupazioni, nelle quali ànno finito la loro vita per cagione della morte
  2. C. M. angelo