Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/5

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A I   L E T T O R I





La publicazione del primo volume di questo Commento, seguìta appunto, quando in Italia si udirono le prime voci della probabilità di una vicina guerra, trovò nullameno in parecchi fogli periodici tale una lieta accoglienza, che ne riuscì a grato conforto per continuare fiduciosamente l’impresa. E nel vero come il giornalismo, occupandosi della nostra indipendenza, avria potuto trascurare la Divina Comedia dove tutto nella sua venustà e grandezza si pare uno degli elementi della nazionalità nostra; la favella? Dopo la Bibbia non è codesto il libro per noi più interessante? Dallo studio ed amore posto nel sacrato poema si può determinare il grado della coltura nella nostra penisola: imperocchè lettere, scienze ed arti si videro mai sempre di conserva sorgere e cadere. Infino dai tempi dell’Allighieri i due più grandi ingegni dopo lui; il Petrarca e il Boccaccio se ne mostrarono tanto caldi ammiratori, che il primo trascrisse di sua mano la cantica del Paradiso facendovi