Pagina:Commedia - Purgatorio (Lana).djvu/73

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PURGATORIO. — Canto VI. Verso 59 a 81 69 Sola soletta verso noi riguarda, Quella uè insegnerà la via piìi tosta. 60 Venimmo a lei: anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel mover degli occhi onesta e tarda! PJlla non ci diceva alcuna cosa; Ma lascia vane gir, solo guardando 65 A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Clie ne mostrasse la miglior salita; E quella non rispose al suo dimando: Ma di nostro paese e della vita 70 C inchiese. E il dolce Duca incominciava: Mantova...ET ombra, tutta in sé romita, Surse ver lui del luogo ove pria stava, Dicendo: Mantovano, io son Sordello, Della tua terra. E l’un l’altro abbracciava. 75 Ahi serva Italia, di dolore ostello. Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Queir anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suou della sua terra, 80 Di fare al cittadin suo quivi festa; V. 71. Dice che Virgilio cominciò a dire: M cinto a, per voler dire del paese; e di botto Sordello si levò dicendo: Mantovaìio, i’ son Sordello, quasi a dire: o fratel mio, io sono del luogo donde tu se’; e soggiunge che l’uno l’altro abbracciavano, e faceansi insieme festa. Per la quale benivolenzia e dilezione l’autore esclama contra alcuni, come apparirà quasi a dire: questi s’allegravano l’uno dell’altro solo per lo luogo, e voi altri non sofferite voler vedere l’uno l’altro.. Qui eslama contra li abitatori di Italia, e tolle lo luogo per lo locato, e dice com’ella è ostello cioè casa di dolore, ecom’ella segue la norma, che fanno li navilli vedovi del nocchiero quando sono in tempesta.. Quasi a dire: voi non siete abitanti che costituiate cittadi, né avete amore alla repubblica, ma siete come quelle che stanno nel bordello, le quali solo alla lucrativa hanno intelletto, e ogni vergogna in esse si trova priva. E nota che ’1 testo, coni’ è detto, esclama contro del luogo per grazia dello locato.. Queir anima gentile, cioè che Sordello solo udendo mentovato lo nome della sua città, cioè Mantoa, li fé’ cotanto onore.