Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) I.djvu/382

Da Wikisource.

NOTE 271

forbivano le dila con molliche di pane, che poi, naturalmente, gettavano via. Pag. 168, v. 9. - I demagoghi volentieri paragonavano se stessi a cani difensori del popolo. Vedi più oltre gli oracoli letti dal Paflagone, e cfr. Demostene, 25, 40; Teofr., Carati. 29. Qui si tratta di un cane più mostruoso dei soliti: lo Zielinski (D/e Màrchcnkomodie in Alhen) crede anzi che il Cinocefalo fosse un essere mostruoso della superstizione popolare. Pag. 168, v. 13. - 1 Greci aspettavano con impazienza l’apparire della prima rondine, nunzia di primavera (cfr. Le Donne alla fetta di Démetra, v. I); e la salutavano con poeticissime canzoni. Pag. 168, v. 15. - 1 Greci facevano insalate, ritenute saluberrime, con l’ortica, che però coglievano prima dell’arrìvo delle rondini, avanti che spigasse. Pag. 169, v. 8. - Aristofane riteneva indispensabile a una buona riuscita nella vita politica l’attitudine a quest’ultimo gesto. Pag. 169, v. II. - Da buon soffione. Tutte queste ultime battute sono dominate dalla immagine della nave sbattuta dalla tempesta. Pag. 169, v. 12. - Come i marinai fanno delle vele. Pag. 170, v. 3. - Il vento Ricatto è, naturalmente, inventato dal servo. Pag. 170. v. 5. - Potidea, staccatasi dagli Ateniesi prima dello scoppiar della guerra, era ricaduta in loro potere nell’ inverno del 430-29. L’accusa qui lanciata a Cleone è probabilmente inventata. Pag. 170, v. 10. - Accusa buffonesca. Cleone era tornato giusto allora vincitore da Pilo. Pag. 171, v. 2. - Gli Alcmeonidi, che uccisero i Cilonidi rifugiati nel tempio di Atena. Pag. 171, v. 5. - La moglie d’Ippia, il tiranno di odiata memoria, si chiamava Mirsina. 11 Salsicciaio dice Birsina, con allusione al mestiere del nemico (4j/raa=cuoio). Pag. 172, v. 13. - 11 421 era scaduto il trattato per cui al principio della guerra gli Argivi s‘erano impegnati alla neutralità. Nulla sappiamo dei maneggi che Aristofane imputa qui a Cleone. Pag. 172, v. 15. - Parrebbe da questo luogo che fosse pregio di queste schermaglie rimbeccare il nemico senza abbandonar 1‘ immagine da lui proposta.